Crisi: Unioncamere, -3,7% vendite commercio nel primo trimestre

17 Maggio 2014   12:14  

Vendite ancora in calo per le imprese del commercio e dei servizi: secondo l'indagine congiunturale realizzata dal Centro studi di Unioncamere, nel primo trimestre 2014 i consumi sono restati al palo e le vendite nel commercio hanno subito una contrazione del 3,7%, mentre la flessione nei servizi e' stata del 2,6%. "Molto cauti" i giudizi riguardo alla ripresa: il 74% delle imprese ritiene che nel secondo trimestre proseguira' l'attuale andamento del mercato e solo il 18% prevede un miglioramento delle vendite, a fronte di un ulteriore 8% che attende una loro riduzione. Le piu' ottimiste sono le imprese del segmento turistico.

Secondo lo studio, la perdita di fatturato continua a essere di entita' rilevante tra le imprese del commercio con meno di 20 dipendenti (-4,5%), ma e' comunque consistente anche tra quelle di dimensioni maggiori, compresa la grande distribuzione organizzata (-1,6%). Le sofferenze si concentrano soprattutto tra le imprese delle regioni centrali (che registrano una perdita del 5%) e tra quelle del Mezzogiorno (-4,2%). Nord-Ovest e Nord-Est, invece, contengono la flessione rispettivamente al -2,8% e al -2,5%. Tra i settori, il piu' penalizzato e' quello del commercio al dettaglio non alimentare (-4,2%), seguito dal food (-3,4%). Il desiderio di voltare pagina con la crisi induce il 24% delle imprese commerciali ad attendere un miglioramento del proprio fatturato tra aprile e giugno prossimo, mentre il 10% prevede una riduzione ulteriore delle vendite. La componente piu' cospicua, tuttavia, resta quella degli imprenditori che non si aspettano modifiche del quadro attuale (sono il 66%). Le maggiori attese di recupero interessano iper e supermercati e le imprese di maggiori dimensioni.

Nei servizi il volume d'affari risale ma resta con il segno meno; il comparto degli alberghi, ristoranti e servizi turistici chiude il periodo al -4,1%, contro il -3,9% degli altri servizi (attivita' finanziarie e assicurative, immobiliari e gestione delle acque e dei rifiuti) e il - 3,2% del commercio all'ingrosso e autoveicoli. La contrazione del fatturato e' piu' intensa al Centro (-3,9%) e nel Nord-Ovest (-2,7%). Sud e Isole (-2,3%) e Nord-Est (-1,7%) si posizionano sopra la media. 
   Estremamente caute le previsioni per il secondo trimestre dell'anno: se tra le imprese del segmento turistico il saldo tra attese di incremento e di riduzione delle vendite e' di +37 punti percentuali (anche come effetto dell'incremento della domanda per le festivita' e i ponti di primavera), sul fronte dei servizi alle persone e gli altri servizi, la quota di imprese che attende un miglioramento del fatturato e' pari a quella che prevede un suo ridimensionamento. 


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