Crisi idrica, l'acqua torna ma si dovrà intervenire seriamente

Riparati, almeno per ora, i due guasti alla rete

06 Ottobre 2008   11:08  

Sulla strada del rientro l’emergenza idrica nel quartiere Portanuova.

Dopo quattro giorni a secco, dai rubinetti è tornata a sgorgare acqua, gli operai dell'Aca hanno infatti, ieri mattina, concluso i lavori alla condotta danneggiata. Acqua non ancora per tutti però, in serata infatti gli appartamenti ai piani più alti e i condomini privi di autoclave non erano ancora forniti.

Disagio prolungato per qualcuno, insomma, coi residenti fra la rassegnazione e la furia.

“Abbiamo immesso in maniera graduale l’acqua nelle condotte idriche, proprio per evitare nuovi cedimenti sull’adduttrice tra via della Bonifica e viale Pindaro, appena riparata” si è giustificata l'azienda. Ma almeno, si potevano lasciare per qualche altra ora le autobotti posizionate nelle strade dal Comune sabato scorso e andate via nella giornata di ieri.

A problema, incrociando le dita, risolto, si fanno avanti le considerazioni su questa triste vicenda. Le condutture, sembra ormai evidente, soffrono di un deficit apparentemente incolmabile: da giovedì scorso, i tecnici hanno tentato per ben tre volte la reimmissione del flusso idrico, senza riuscirci, a causa del puntuale cedimento di pezzi di conduttura.

I guasti ad una rete idrica troppo vecchia da reggere tali pressioni, hanno costretto gli operai a lavorare ininterrottamente per tre giorni. Si è quindi fatta avanti la ponderata ipotesi, seppur forse maturata troppo in ritardo, di sostituire quella condotta.

Di qui la decisione di convocare per stamattina l’unità di crisi, istituita sabato scorso per far fronte all’emergenza idrica, composta da Comune, Aca, Protezione civile e Polizia municipale, e restata in riunione permanente, nella giornata di sabato, per affrontare l'emergenza.

Imponente è stata la mobilitazione di Vigili del Fuoco, che hanno messo a disposizione due autobotti della capienza di 9.000 e 25.000 litri d'acqua, e soprattutto di numerosi volontari, che hanno provveduto alla distribuzione, anche porta a porta.

La riunione di oggi servirà per studiare tempi e modalità di sostituzione del pezzo dell’adduttrice in cemento armato che ha un diametro di 70 centimetri.

L’Aca, per bocca del presidente Bruno Catena, ha comunicato di aver deciso di “procedere immediatamente alla sostituzione del tratto della condotta principale di Pescara sud. L’opera, che sarà realizzata nelle prossime settimane, proprio per la sua posizione, a cinque metri di profondità nel sottosuolo, necessita di un cronoprogramma molto dettagliato e accurato che i nostri tecnici provvederanno a redigere” ha concluso Catena.

Il lavoro non si presenta affatto facile, a partire dagli elevati costi che rappresenta. Per evitare altre chiusure dell’acqua ai residenti, sarà ora creata una condotta idrica secondaria, per consentire il passaggio del flusso idrico per tutto il tempo dei lavori di sostituzione del tratto di rete vecchio.

La spiacevole vicenda è stata subito presa a pretesto, da qualcuno, per dare inizio alla campagna elettorale. “Un vero e proprio fallimento della Giunta D'Alfonso”, aveva giudicato la situazione Gianni Teodoro, fino a sei mesi fa vice sindaco di Pescara.

La convocazione immediata di un Consiglio comunale ad hoc è stata invece la proposta lanciata dal consigliere del Pdl, Guerino Testa, che aveva approfittato per un attacco al presidente della Circoscrizione Portanuova.

Anche il consigliere regionale dell'Udeur, Liberato Aceto, ha colto l'occasione per inaugurare la campagna elettorale, predisponendo un'interpellanza all'assessore regionale preposto al servizio idrico, Mamhoud Srour.


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