Crisi occupazionale, i sindacati scendono in piazza a Pescara

Di Nicola: "Negli ultimi 5 anni persi 15mila posti di lavoro"

17 Ottobre 2013   13:19  

Rappresentanti ed iscritti alle varie sigle sindacali si sono riuniti stamani in piazza Italia per protestare contro la pesantissima crisi occupazionale che ha colpito i settori economici della provincia di Pescara, e di cui la bonifica dell'area industriale di Bussi e la crisi dell'Italcementi di Scafa sono solo gli ultimi e più eclatanti episodi.

Circa 300 manifestanti tra Cgil, Cisl, Uil ed Url provenienti dall'intera Provincia di Pescara, più delegazioni dai Comuni di Bussi sul Tirino, Scafa ed Abbateggio si sono riversati nella centro di Pescara per una protesta per convincere le istutuzioni e la classe politica a prendere provvedimenti contro la drammatica situazione occupazionale e sociale che sta vicendo il territorio.

Numerosi gli interventi di vari militanti al microfono, sia in tema di lavoro sia in tema di interventi sul sociale, altro tasto dolente del territorio e dell'intero Abruzzo.

"Nella Provincia di Pescara sono andati perduti circa 15.000 posti di lavoro negli ultimi 5 anni", ha affermato a margine della manifestazione Emilia Di Nicola, segretario Cgil Pescara, "per cui i sindacati hanno deciso di intraprendere una serie di manifestazioni di protesta, di cui quella di stamani sarà solo la prima, a cominciare dall'incontro di domani mattina tra i leader sindacali ed i rappresentanti di politica e istituzioni".

La Di Nicola ha poi passato in rassegna i vari motivi di malcontento: "Inanzitutto, chiediamo alla politica regionale il rilancio del Piano della Val Pescara elaborato con la collaborazione delle parti sociali perl acreazione immediata di posti di lavoro, per il quale sono stati stanziati circa 180 milioni di euro ma che non é mai partito. Abbiamo inoltre messo in evidenza anche gli altri problemi del territorio, che vanno dal commercio, al turismo, passando per il trasporto e i servizi, fino all'assistenza sanitaria".

"Nella nostra piattaforma", ha concluso la leader sindacale, "chiediamo anche l'abbattimento delle liste d'attesa, i fondi sul sociale per l'assistenza ai non autosufficienti, la riduzione dell'addizionale Irpef regionale, la più alta d'Italia, ed altri interventi per migliorare la qualità della vita delle persone nel territorio".

Al nostro microfono Emilia Di Nicola, Segretario provinciale Cgil Pescara

 

Lorenzo Ciccarelli


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