Crollo all’ospedale di Lanciano: ecco cosa succede con anni di tagli

22 Luglio 2025   11:24  

Un’intonaco si stacca durante i prericoveri all’ospedale Renzetti, colpisce infermiera: vigili del fuoco avviano verifiche su solai e infiltrazioni dall’esterno.

Un improvviso crollo d’intonaco ha scosso ieri sera l’ambulatorio pre-ricoveri dell’ospedale Renzetti di Lanciano, colpendo in pieno una infermiera di 55 anni che stava lavorando. Il distacco, avvenuto poco prima delle 19:30, ha raggiunto la donna alla testa, facendola perdere brevemente conoscenza tra calcinacci e paura.

Immediato il soccorso da parte di colleghi e medici, che hanno accompagnato l’infermiera al Pronto soccorso per un trauma cranico, seguito da una Tac di verifica. Stando alle prime valutazioni del Sindaco Filippo Paolini, forse un’infiltrazione d’acqua dal condizionatore sul tetto ha compromesso la tenuta del solaio, causando il distacco.

Sul posto sono arrivati subito i Vigili del Fuoco, che hanno iniziato un sopralluogo per verificare la stabilità dei solai della palazzina storica, insieme a ispettori del lavoro, polizia, carabinieri e al direttore sanitario Asl Raffaele Di Nardo. L’area interessata, adiacente al blocco operatorio, è stata evacuata e sigillata in via cautelativa.

Il consigliere regionale Francesco Taglieri (M5S) ha espresso il proprio sostegno all’infermiera: «Non si può rischiare la vita nei luoghi di lavoro… L’incidente evidenzia l’insicurezza di strutture vetuste sottoposte a continui rattoppi. Aspettiamo da anni il nuovo ospedale annunciato nel 2019 da Marsilio: finora solo promesse di facciata».

Il Renzetti – inaugurato nel 1843 come ospedale civile e situato nel quartiere storico di Lanciano – presenta da tempo segni di deterioramento strutturale. I continui interventi tampone si sono rivelati insufficienti a garantire la sicurezza di personale e pazienti.

L’accaduto rilancia il dibattito sulla gestione delle infrastrutture sanitarie pubbliche in Italia e in Abruzzo: i sindacati denunciano la carenza di manutenzione, mentre amministratori chiedono un’accelerazione nella realizzazione di una struttura ospedaliera moderna.

La ASL ha avviato un’indagine interna per chiarire le cause e quantificare eventuali responsabilità. Nel frattempo, l’ambulatorio interessato rimarrà interdetto, in attesa di approfondimenti tecnici. Resta l’urgenza di interventi strutturali definitivi, non più procrastinabili, per garantire sicurezza e funzionalità in luoghi essenziali per la comunità frentana.


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