L’Ateneo di Chieti‑Pescara scala la classifica Censis, eccelle in strutture, borse, occupabilità e digitalizzazione, e registra +5% immatricolazioni.
L’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti‑Pescara si conferma migliorata nella classifica Censis 2025/2026 relativa ai grandi atenei (20–40 mila iscritti): conquista il 14° posto e ottiene una media di 80 punti, consolidando la propria crescita rispetto allo scorso anno.
L’Ateneo eccelle in due settori strategici: si aggiudica 94 punti per le strutture e 87 per la Comunicazione e i Servizi digitali. Ma i progressi non si fermano qui:
Servizi agli studenti: da 72 a 76
Borse di studio: da 69 a 75
Internazionalizzazione: da 71 a 72
Occupabilità: netto balzo da 66 a 76, segno di un forte legame con il mondo del lavoro.
Il Rettore Liborio Stuppia ha definito il risultato “un giudizio analitico molto incoraggiante”, sottolineando che la classifica riflette gli interventi concreti realizzati: investimenti nelle infrastrutture, incremento delle borse, partenariati con imprese e internazionale. Significativo anche l’aumento delle immatricolazioni, cresciute tra il 4–5 %, mentre le iscrizioni totali superano i 21.000, segnalando stabilità e attrattività in crescita.
Secondo dati del Censis, quest’anno la valutazione ha coinvolto 70 criteri e oltre 960 variabili, confermando l’importanza del ranking come strumento di orientamento per migliaia di studenti. Inoltre, a livello nazionale la “d’Annunzio” figura al 14° posto tra gli atenei statali di grandi dimensioni, mentre in altre classifiche (Il Sole 24 Ore, SIR‑world) si posiziona rispettivamente al 27° e 25° posto.