Un interrogatorio su sei oggi al palazzo di giustizia di Bazzano, dov'erano attesi sei dei nove indagati per il crollo di parte della Facoltà di Ingegneria di Roio.
A rispondere per oltre due ore al pm Fabio Picuti solo Mauro Irti, rappresentante della Irti costruzioni, colosso del mattone e direttore del cantiere per la realizzazione della Facoltà di Ingegneria, brutalmente colpita dal sisma del sei aprile e quindi finita sotto inchiesta.
Da direttore di quel cantiere la posizione di Mauro Irti era ed è la più delicata nell'ambito di questo terzo filone della maxi inchiesta sui crolli di edifici pubblici e privati aperta dalla Procura della Repubblica dell'Aquila; e dalla difesa sono arrivati i documenti che dimostrano come il cantiere non sia stato diretto da Irti, a supporto della richiesta di archiviazione avanzata al pm.
Per oggi erano calendarizzati gli interrogatori di garanzia di altri cinque indagati per il crollo – fortunatamente innoquo, visto l'orario del sisma – della sede universitaria di Roio. Ma Gian Ludovico Rolli, Giulio Fioravanti, Massimo Calda e Alessandro Fracassi hanno preferito non presentarsi davanti agli agenti di polizia giudiziairia, mentre si è avvalso della facoltà di non rispondere Carmine Benedetto, direttore tecnico del cantiere.
Progetti incompleti di dettagli architettonici e costruttivi relativi all'ancoraggio e all'appoggio delle coperture inclinate, carenze, omissioni, errori nell'esecuzione delle opere, cattiva vigilanza, queste le accuse mosse ai nove fra progettisti, direttori dei lavori e collaudatori, finiti nel registro degli indagati ai quali viene contestato il reato di cooperazione colposa nel crollo di costruzioni.
Domani sarà la volta degli ultimi tre indagati: Ernesto Papale, Sergio Basile e Giovanni Cecere.