Cronaca finale di un successo annunciato.

Caracas: Chiuse le Olimpiadi del Centro Italo-Venezuelano

06 Giugno 2011   23:09  

Si sono chiuse le manifestazioni per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italia, i 47 anni della fondazione del Centro Italo-Venezolano e non ultimo i 65 anni della Repubblica Italiana.

Sabato tutto incomincia con una grande festa danzante organizzata per raccogliere fondi da destinare a progetti umanitari, la presenza dell’ex portiere dell’Inter, nonchè varie volte nazionale, Francesco Toldo, oggi ambasciatore della fondazione umanitaria, voluta dalla famiglia Moratti per aiutare i bambini delle zone povere del mondo dà uno sprint eccezionale all’asta organizzata e gli oggetti, le foto, anche uno scatto realizzato con i bambini di Villa Sant’Angelo, ed i trofei banditi vanno letteralmente a ruba.

La serata continua con la consegna dei riconoscimenti alle personalità che si sono particolarmente distinte in ambito sociale e professionale.

Un  ballo finale, che non poteva certo mancare in una festa danzante qui in Venezuela chiude una serata dedicata alla solidarietà ed alla riflessione.

La domenica si apre con la manifestazione “Italia per noi, Italia per tutti”, una grande kermess dove protagoniste assolute saranno le varie regioni italiane con la loro gastronomia, e cultura.

I visitatori dimostrano di apprezzare lo sforzo organizzativo partecipando a questa lunga maratona culinaria senza risparmiarsi, e così polenta e salciccie, fusilli al sugo, arrosticini e vino rosso ci accompagnano per tutto il pomeriggio.

Non mancano anche per questa occasione momenti culturali con l’esibizione di vari gruppi di danza moderna e  folklorica e non ultimo per gli appassionati, un’esposizione di auto d’epoca.

Ascoltiamo dalle parole del presidente Mario Chiavaroli un bilancio della manifestazione.

 A conclusione possiamo senz’altro dire che l’obbiettivo di rafforzare l’unione e la  solidarietà di questa grande famiglia italo-venezuelana ci sembra pienamente riuscito, dimostrando ancora una volta di come  cultura, gastronomia e sport siano il segreto di un “successo annunciato”.  

Gianfranco Di Giacomantonio  Caracas-Venezuela


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