Crudi d'Italia Colledara, si avvicina la chiusura: avviato licenziamento degli ultimi 53 operai

Nessuna possibilità di incentivo all'esodo

19 Novembre 2014   13:46  

 La crisi economica ha mietuto l'ennesima vittima eccellente nell'industria abruzzese, nello specifico teramana: ha infatti praticamente cessato di esistere lo storico stabilimento Crudi d'Italia di Colledara.

La decisione è giunta dopo l'ennesimo incontro presso gli uffici della Provincia, in occasione del quale l'azienda è stata ammessa al concordato preventivo con un piano di ristrutturazione pluriennale del debito , mentre al contempo è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo per 53 lavoratori.

La decisione è stata stigmatizzata dai sindacati, che hanno manifestato "forte dissenso nei confronti della proprietà che, con questa decisione pone fine ad una ulteriore, importante realtà produttiva in un’area della provincia priva di alternative occupazionali, rimarcando inoltre "la indisponibilità dell'azienda rispetto a specifiche proposte, tra cui la possibilità di trasferimento di azienda ad altro soggetto imprenditoriale".

Il riferimento, in questo caso, è al respingimento da parte dell'azienda circa la proposta dei sindacati di concedere ai lavoratori un incentivo all'esodo come parziale ristoro.


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