Csm, ad un passo la nomina di Legnini alla vicepresidenza

Al suo posto potrebbe entrare in Parlamento Lolli

11 Settembre 2014   09:15  

La sua nomina tra i papabili membri "laici" del Csm era già nell'aria, adesso però Giovanni Legnini, attuale sottosegretario al Ministero per l'Economia e le Finanze, ha di fatto ricevuto il nulla osta definitivo.

Il Parlamento in seduta comune ha infatti eletto Legnini e Giuseppe Fanfani quali membri laici dell'organo di magistratura, rispettivamente con 524 e 499 voti. Di seguito gli altri candidati con i rispettivi voti: 499 Bene; 485 Leone; 471 Alberti Casellati; 441 Balduzzi; 430 Vitali; 427 Colaianni; 217 Zaccaria; 129 Falanga; 32 Marotta; 23 Brutti. Presenti e votanti 815. Nessun astenuto, maggioranza dei 3/5 a 489; 18 bianche e 62 voti dispersi.

Legnini, candidato per il PD dopo lunghe trattative, diventa ora di fatto la "best opinion" per la presidenza del Csm, ed al suo destino appare legato quello del vicepresidente della Regione Giovanni Lolli: dovendo infatti il primo lasciare per incompatibilità il ruolo nell'esecutivo e la poltrona a Montecitorio, a prenderne il posto sarebbe proprio Lolli, il primo tra i non eletti.

"Felicissimo per questo riconoscimento alla carriera di Legnini" - ha affermato Lolli - "ma resta da capire come risolvere l'eventuale presenza dell'Abruzzo nel Governo Renzi, ma per fortuna abbiamo anche la Pezzopane".

Dello stesso avviso il governatore Luciano D'Alfonso, secondo cui "di Lolli c'è un gran bisogno qui da noi", mentre Stefania Pezzopane ha commentato la prossima nomina al Csm di Legnini come "un grande successo per l'Abruzzo, quanto alla sua sostituzione deciderà il partito regionale".

Nato nel 1959, avvocato cassazionista, specializzato in diritto dell'impresa e della pubblica amministrazione, Legnini è sposato con due figli ed è sottosegretario all'Economia. Il suo impegno politico inizia all’età di 17 anni (anche con il Pci) e, dopo una lunga militanza, nel 1990 ha iniziato la sua esperienza istituzionale quale sindaco di Roccamontepiano fino al 2002. Nel 2004 la prima elezione a senatore tra i Ds. Dal 2005 al maggio del 2013 è stato consigliere comunale a Chieti, del quale ha svolto anche il ruolo di presidente dal 2005 al 2008.

Al Senato, nel gruppo dei Ds dal 2004 al 2006, dell'Ulivo dal 2006 al 2008 e del PD dal 2008 è  stato costantemente presente della commissione Bilancio  e Programmazione Economica, esercitando anche l'incarico di vicepresidente dal 2006 al 2008. E' stato anche membro della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari e del comitato parlamentare per i procedimenti d'accusa, membro della Commissione parlamentare consultiva per l'attuazione della riforma amministrativa, della Commissione per l'infanzia e i minori, della Commissione contenziosa e membro del Consiglio di Garanzia e della commissione di Vigilanza sulla Cassa depositi e prestiti.

E' stato relatore di maggioranza e di minoranza di numerose leggi, tra cui leggi finanziarie e altri provvedimenti in materia economica e finanziaria, giustizia e legislazione sulla montagna. Dal 2008  è stato  segretario d'aula al Senato del gruppo del PD. Eletto alla camera dei Deputati lo scorso anno, è stato nominato sottosegretario con delega all'Editoria e all'Attuazione del programma di Governo con Enrico Letta e lo scorso 28 febbraio, con la nascita del governo Renzi, sottosegretario al Mef.


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