Questa puntata del Magazine99 ci porta alla scoperta dell'arte culinaria umbro-abruzzese, nell'ambito della tredicesima edizione dell'Arte della cucina aTeramo; nelle Grotte di Stiffe, il cui suggestivo scenario ospita come ormai ogni anno il presepe in grotta; propone un approfondimento della tre giorni organizzata dalla Provincia dell'Aquila "Vivi la Montagna" ed uno sul convegno dell'Inail sulle nuove tabelle delle malattie professionali.
L'ABRUZZO INCONTRA L'UMBRIA
di Marco Signori
La tredicesima edizione dell'arte della cucina a Teramo ha messo a confronto due regioni che di arte culinaria possono essere da esempio: l'Abruzzo, terra di vini pregiati e custode dell'oro rosso di Navelli, e l'Umbria, cuore verde d'Italia con i suoi olii e gli unici insaccati di Norcia.
Dopo le esperienze avute negli ultimi tredici anni con i territori del Nord, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, l'Associazione italiana cultura e sport di Teramo assieme all'Istituto alberghiero “Di Poppa” hanno dato vita ad un gemellaggio con l'Umbria, regione leader nel comparto dei prodotti tipici e del turismo enogastronomico a livello nazionale ed internazionale.
La manifestazione si è sviluppata in tre momenti, occasione di incontro e confronto fra le realtà produttive locali delle due regioni, e opportunità di crescita per gli studenti degli istituti alberghieri di Teramo e Città di Castello, presenti e futuri protagonisti dell'arte culinaria.
Momento d'incontro fra gli allievi dei due istituti ed i loro docenti è stata la cena di gala nella quale gli chef di domani hanno proposto piatti tipici delle due regioni, seconda occasione di crescita e formazione è stata offerta dal convegno “tipicità dei prodotti locali come volano del turismo enogastronomico”, che è stata l'occasione per dibattere delle opportunità offerte dalla programmazione dei fondi comunitari, il centro commerciale teramano ha infine ospitato il mercatino delle tipicità, dove aziende agricole e turistiche umbre e abruzzesi hanno offerto una degustazione dei loro prodotti.
IL NATALE NELLA GROTTA
di Filippo Tronca
L'inaugurazione del presepe nelle grotte di Stiffe è stata quest'anno
particolarmente suggestiva. Le abbondanti piogge sull'Altopiano delle
rocche, dove l'acqua scompare negli inghiottitoi carsici e alimenta il
fiume e le cascate sotterranee, hanno infatti causato una spettacolare
piena. Il fenomeno naturale è durato qualche ora e ha impedito
l'ingresso alle grotte ai tantissimi turisti giunti a Stiffe è per
ammirare il presepe. Una troupe www.abruzzo24ore.tv è riuscita però a
riprendere l'insolita e spettacolare piena.
Poi tutto è tornato nella normalità, il livello dell'acqua è sceso, i
camminatoi sono tornati accessibili ed è stato possibile ammirare il
presepe ipogeo che caro fu a Papa Giovanni Paolo II. Un percorso ad
episodi, scandito da visioni visioni che appaiono nel cuore della
montagna tra le concrezioni rocciose, i giochi di luce, gocce che
scavano e materializzano il tempo edificando stalattiti e stalagmiti.
All’ingresso della grotta si incontrano i Romani nella scena del
Censimento, nella Sala del Silenzio viene rievocato il momento
dell’Annunciazione ai pastori, poi a seguire momenti di vita quotidiana
dell’epoca, con l’attività artigiana e quella contadina. infine la
Natività di Gesù Bambino e l’arrivo dei Re Magi.
Sotto i camminatoi, il fiume spumeggia e ruggisce, gorgoglia e si
avvita in liquide spirali. Metafora del tempo che scorre e travolge,
della storia degli uomini e delle civiltà. Che i personaggi del
presepe, metafore della trascendenza divina, osservano nella loro
lontana ma partecipe immobilità.
LE NUOVE MALATTIE PROFESSIONALI
Di Filippo Tronca
Il lavoro è vita, ed è particolarmente vero in tempi di crisi e
disoccupazione. Ma il lavoro oltre a stancare, come diceva il poeta,
uccide e fa ammalare. e questa in Italia è un 'emergenza, una vergogna
da cancellare, come ha più vote ricordato anche il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano. Da qui l'importanza di momento di
confronto e analisi come il congresso nazionale "Le nuove Tabelle
delle Malattie professionali”, organizzato dall'Inail in stretta collaborazione con le Università di L'Aquila e Chieti.
In questa sede infatti è stato reso noto il Rapporto annuale regionale
2007 sugli infortuni sul lavoro e i dati relativi al trend dei primi
sei mesi del 2008. Dal rapporto emerge che finalmente, nella nostra
regione, gli infortuni sul lavoro e le morti bianche diminuiscono,
anche se non è certo il caso di abbandonarsi al trionfalismo. Molto
resta da fare, ricorda il direttore dell'Inail Ferdinando
Balzano, sul fronte dei controlli e della prevenzione.
Ma di questo argomento ne parleremo in modo approfondito la prossima
settima. Oggi, su magazine 99, ci occuperemo invece delle nuove
tabella delle malattie professionali, un tema che interessa da vicino
migliaia di lavoratori abruzzesi. Il decreto ministeriale del 9 aprile
2008 ha apportato grandi novità in materia, poichè ha aumentato il
numero delle patologie che hanno una causa riconducibile ad un'attività
lavorativa e riconosciute dall'Inail.
Nel settore industriale le malattie professionali riconosciute passano
da 58 a 85, nel settore agricoltura passano da 27 a 24. Vengono
riconosciute in particolare le malattie dell'apparato
muscolo-scheletrico
come ad esempio l'ernia al disco, a cui sono soggetti camionisti,
autisti e agricoltori, patologie del menisco, sindromi da tunnel
carpale, patologie muscolari agli arti superiori a cui sono esposti
lavoratori, come i sarti, che compiono movimenti ripetitivi e seriali e
che possono insorgere in qualche raro caso, anche in chi fa lavoro
d'ufficio davanti al computer.
L'ampliamento della tabella estende dunque un diritto a lavoratori
prima non sufficientemente tutelati e sarà per loro più agevole
ottenere l'indennizzo. Il riconoscimento della malattia professionale avviene in seguito ad un
rigoroso esame clinico-strumentale da parte dei medici che operano nel
Centro Poli-diagnostico dell'Inail, unico in Italia ad essere dotato di
tutte le apparecchiature per lo studio delle malattie professionali.
Gli indennizzi o "rendite" vengono calcolati in base allo stipendio e
alla gravità della patologia e sono pari ad una cifra compresa tra i
200 ai 3.380 euro mensili.
Ma soprattutto, una chiara definizione delle nuove patologie
professionali, consentirà all'Inail di mettere a punto strategie di
prevenzione più efficaci e puntuali e avrà come effetto positivo anche
la diminuzione del contenzioso, che in Abruzzo è molto alto, al di
sopra della media italiana, ed è anche molto costoso per l'erario.