D'Alessandro: "Chiodi autocelebrativo, l'Abruzzo è in crisi e il Govenatore non sa fronteggiarla"

29 Settembre 2011   18:58  

La descrizione della situazione economica abruzzese fatta da Chiodi, dopo aver letto il rapporto Svimez, è solo un fatto autocelebrativo. Le condizioni dell'economia abruzzese non sono affatto buone, i risultati fino ad oggi raggiunti non sono né 'storici' né 'eccezionali' come va ripetendo il Governatore.
La crescita del nostro Prodotto interno lordo di 2,3 punti percentuali nel 2010, contro una media nazionale ferma all'1,3, va letta alla luce della crisi 2008-2009 che ha portato l'Abruzzo a pagare una delle più pesanti cambiali d'Italia, perdendo più di tutte le altre regioni sia in termini produttivi che di livelli occupazionali. In sostanza l'Abruzzo ottiene oggi una migliore performance a livello percentuale, rispetto ad altre regioni del sud, solo per il fatto di confrontarsi con una stagione disastrosa dello sviluppo.
Come si legge nel rapporto CRESA, il più analitico tra quelli di cui disponiamo per la nostra regione, nel secondo trimestre 2011 l'industria manifatturiera abruzzese recupera in un solo settore, quello dei mezzi di trasporto, e procede positivamente solo con riferimento alla domanda estera nel settore trasporti.
La ripresa è molto incerta, basta leggere il dato delle ore di cassa integrazione guadagni. Le nostre piccole e medie imprese, che sono l'ossatura del sistema produttivo abruzzese, versano ancora in situazioni di ristagno sia per quanto riguarda la domanda esterna che per gli investimenti.
Certamente, in un contesto nel quale il quadro nazionale e quello internazionale si stanno ancora aggravando, anche le aspettative vanno modificandosi.
C'è da dire, inoltre, che sul versante del sistema edilizio – determinante per l'Abruzzo – registriamo un andamento negativo sia nel primo semestre 2011 che nel 2010.
Detto questo, preferiamo lasciare al Governatore Chiodi la solita propaganda, contestandogli il fatto di non aver saputo attivare concrete azioni a sostegno dell'impresa e dell'occupazione. Le poche, sporadiche occasioni di intervento, sono state rese possibili soltanto grazie alle programmazioni dei fondi comunitari fatte dal precedente Governo regionale.
La realtà è che Chiodi non è stato finora in grado di portare realmente in Abruzzo neppure un euro di quelli enunciati, promessi e vantati, dai fondi infrastrutturali al Piano per il Sud, dai Fas al Masterplan.


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