D'Alfonso: Udienza preliminare aggiornata ad aprile

22 Dicembre 2009   15:26  

E' stata rinviata al 6 aprile  prossimo, per la mancanza di tre notifiche, l'udienza  preliminare nei confronti dell'ex sindaco di Pescara Luciano  D'Alfonso e altri 25 imputati nell'ambito dell'inchiesta  "Housework" su presunte tangenti negli appalti pubblici al  comune, che il 15 dicembre 2008 portò all'arresto dello stesso D'Alnfonso.

Le notifiche mancanti sono quelle relative all'imprenditore Carlo Toto, coinvolto nella vicenda, e a due difensori. All'udienza odierna, davanti al gup Guido Campli, non erano presenti in aula invece i 26 imputati, i quali sono chiamati a rispondere a vario titolo di una lunga serie di reati tra cui concussione, corruzione, peculato, falso ideologico, truffa, finanziamento illecito ai partiti, appropriazione indebita, favoreggiamento e turbata libertà degli incanti. Vi hanno invece preso parte i legali del Comune e dei gestori del bar del Tribunale, i quali hanno espresso l'intenzione di costituirsi parte civile. Il legale del comune, Claudio Di Tonno, ha spiegato che l'amministrazione si costituirà parte civile per il danno prodotto dalla vicenda alla sua immagine e per il danno patrimoniale diretto e indiretto. D'Alfonso, il suo ex braccio destro, Guido Dezio, l'autista factotum Fabrizio Paolini, il suo ex portavoce Marco Presutti, il suo ex capo di gabinetto Marco Molisani, gli ex dirigenti comunali Giampiero Leombroni, Vincenzo Cirone e Luciano Di Biase, il dirigente Pierpaolo Pescara e l'ex city manager Antonio Dandolo, devono rispondere anche di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari reati contro la pubblica amministrazione e il patrimonio.

di Fabio Lussoso

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