D'Amico fa le pulci al DPEFR: ''Il documento è addomesticato''

04 Novembre 2011   10:37  

“Il Documento di Programmazione (DPEFR), presentato dalla giunta regionale, è molto “addomesticato”. Rispetto al documento del 2011 che esplicitava con assoluta chiarezza che, dal 2000 gli unici anni in cui gli indicatori economici dell’Abruzzo erano strati migliori di quelli nazionali erano quelli del 2006-08, a fronte di anni di sostanziale recessione tra il 2003-05.”

Ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio Regionale Giovanni D’Amico. “Il documento attuale - spiega il consigliere del PD - tende ad enfatizzare le dinamiche del cosiddetto risanamento, che consiste sostanzialmente nella affannosa ricerca del punto di pareggio del sistema sanitario.

Tuttavia, il sistema sanitario, pur tra tante tabelle che mostrano le virtù del Governo Chiodi , aumenta il saldo della spesa sulle risorse disponibili, bruciando di fatto ulteriori disponibilità per le politiche di sviluppo.

A pagina 29 il documento chiarisce che, per l’anno 2012, l’incidenza della spesa sanitaria sulle risorse disponibili, inclusa la manovra dei piani operativi per 150.60milioni di euro, l’incidenza è pari all’87,22%.

E’ appunto il caso di precisare, quindi, che a fronte di una incidenza pari al 100, 92% del 2005 (ultimo anno del Governo Pace ndr) nel 2008 (ultimo anno di governo Del Turco ndr ) questa era stata ridotta all’85,36% con una costante riduzione nel tempo.”

Dati e tabelle alla mano il vicepresidente dichiara a questo punto: “Ne consegue , che sommando i tagli delle manovre dell’estate 2011 del Governo nazionale, con la minor disponibilità di economie recuperate, pagata la sanità e le spese obbligatorie, di fatto non esistono altre risorse disponibili nel bilancio della regione.”

“La prima responsabilità dell’attuale Governo regionale è quella di aver fatto risalire l’incidenza della spesa sanitaria delle risorse disponibili, realizzando un punto di pareggio che è anche punto di sconfitta proprio nelle politiche del Bilancio orientabili allo sviluppo e alla riduzione della fiscalità. Infatti , le risorse provenienti dalla fiscalità aggiuntiva per il servizio sanitario saranno assorbite fino a tutto il 2012 per il pagamento delle cartolarizzazioni ed la copertura dei disavanzi sanitari.”

“Quando sosteniamo che il documento è “addomesticato” - spiega D’Amico – lo facciamo perché ci colpiscono ad esempio due tabelle; la prima è quella a pagina 3 sulla crescita del PIL. In essa invece che dati ISTAT per il 2009-10 si utilizzano dati del rapporti SVIMEZ 2011 e successivamente nella tabella a pagina 13 si omette per gli anni 2010-11 di indicare l’incidenza percentuale dell’indebitamento sul Pil regionale per l’anno 2010, mentre si osserva una fortissima riduzione di tale incidenza tra il 2006-08.”

“Corre infine l’obbligo di evidenziare che dal 2009 al 2011 il disavanzo di amministrazione è cresciuto nella media di 211 milioni l’anno. Vorremmo dati certi e notizie certe - conclude- perché, proclamare ai 4 venti l’avvenuto risanamento senza dare certezza delle informazioni di riferimento, costituisce il presupposto per determinare l’unico elemento caratterizzante di questo DPEFR, ovvero che nei prossimi anni non ci saranno altre risorse da destinare agli investimenti se non i fondi FAS ed Europei.

Possiamo prenderne anche atto che le risorse sono solo queste, ma occorre a questa punto un crono-programma che stabilisca con certezza i tempi di erogazioni delle risorse entro en oltre il 2014, ciò ovviamente comporta l’assunzione non vuoti proclami ma una forte riorganizzazione gestionale della intera struttura regionale che va motivata e coinvolta rispetto agli obbiettivi nell’interesse dell’intera comunità regionale.”  


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