Dai laboratori del Gran Sasso eccezionali scoperte

Per la prima volta la trasformazione del neutrino

31 Maggio 2010   13:21  

Una scoperta eccezionale arriva di laboratori di fisica nucleare del gran sasso. Dopo oltre tre anni di ricerche e miliardi di miliardi di particelle in viaggio da una parte all'altra delle Alpi, nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, e' stata osservata per la prima volta al mondo una metamorfosi del neutrino in modo diretto. La trasformazione, cioe', di un neutrino in un altro. Una scoperta che apre le porte a una nuova fisica. Serviranno ovviamente altre osservazioni di neutrini "mutanti" per avere la certezza definitiva della scoperta. Il fenomeno e' stato osservato dall'esperimento internazionale OPERA: il neutrino, al termine di un viaggio che lo ha portato dal laboratorio europeo del CERN (da dove e' stato "sparato" in fasci puntati verso il Gran Sasso) fino all'interno della montagna abruzzese (730 chilometri di corsa sotto la crosta terrestre in soli 2,4 millisecondi) ha mutato la propria natura: un'impresa resa possibile dalla collaborazione tra CERN e Laboratori dell'INFN del Gran Sasso nel progetto CNGS. Un solo neutrino "mutante" (in termini fisici si parla di oscillazione) da muonico a tau, e' stato osservato dagli scienziati su miliardi di miliardi di neutrini lanciati dal CERN e arrivati ai laboratori dell'INFN dal 2007. Questo risultato, infattim- spiega una nota - e' una forte indicazione del fatto che i neutrini hanno una massa e che possono oscillare passando da una "famiglia" a un'altra.

Sono 15 anni che si osserva, attraverso diversi esperimenti, la sparizione di quantita' di neutrini provenienti dal Sole o da altre sorgenti e si ipotizza, come spiegazione, l'oscillazione. Ma e' la prima volta che viene osservato direttamente un neutrino che oscilla in un altro. E' come se, dopo aver saputo di un delitto, trovassimo finalmente il corpo della vittima. OPERA e' un esperimento progettato e realizzato da un folto gruppo di ricercatori, provenienti da Universita' e Istituti scientifici di Belgio, Corea, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Israele, Italia, Russia, Tunisia, Svizzera e Turchia. In particolare in Italia i ricercatori coinvolti nel progetto afferiscono all'Universita' e Sezione INFN di Bari, all'Universita' e Sezione INFN di Bologna, ai Laboratori Nazionali INFN di Frascati, ai Laboratori Nazionale INFN del Gran Sasso, all'Universita' di L'Aquila, all'Universita' Federico II e Sezione INFN di Napoli, all'Universita' e Sezione INFN di Padova, all'Universita' La Sapienza e Sezione INFN di Roma, all'Universita' di Salerno.Cioè un neutrino che si trasforma in un altro.

Il risultato di Opera è arrivato  nei giorni in cui il laboratorio è tornato ad aprirsi al pubblico con l' L'Open day, giunto quest'anno all'ottava edizione.
Una giornata ha permesso a giovani ed adulti di scoprire l'affascinante mondo dei laboratori del gran sasso. Luoghi dove, sotto 1400 metri di roccia si realizzano esperimenti eccezionali, come Opera, ma anche dama, warp, gherda, lvd, e Borexino.

Esperimenti di portata rivoluzionaria che si realizzano in Abruzzo anche per le caratteristiche del luogo, dove sono assenti centrali nucleari.

Nell'intervista:

LUCIA VOTANO, Direttore INFN -RICCARDO CERULLI, ricercatore INFN

(Barbara Bologna)


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