Dal Molière del Goldoni allo "chef Molière" di Daniele Fracassi

La reinterpretazione della compagnia Piccolo resto

05 Agosto 2008   11:29  

La letteratura narra di testi goldoniani sempre legati a precise occasioni teatrali e che tengono conto delle esigenze degli attori, delle compagnie, degli stessi edifici teatrali cui è destinata la loro prima rappresentazione.

Questo deve aver aiutato l'attore, regista ed autore aquilano Daniele Fracassi, che partendo dal Molière del Goldoni ne ha ricavato una riscrittura comica dell'opera del drammaturgo illuminista.

Rispettando trama, personaggi e scansione dei versi, l'originale Molière drammaturgo francese diventa, nell'opera di Fracassi, uno chef alle prese con la produzione di una pastiera napoletana, e la scena si sposta all'interno di un ristorante.

Nel testo di Goldoni, Molière aspetta con ansia l'autorizzazione del Re per poter mettere in scena il suo Tartufo osteggiato dai molti ipocriti del tempo. Nel testo comico, invece, lo 'Chef Molière' non può servire la Pastiera perché aspetta dal Re una ricetta con più canditi. E gli atti delle due versioni si intervallano sul palco allestito nello splendido scenario del cortile di Palazzo Cipolloni, lungo corso Vittorio Emanuele a L'Aquila

Sei giovani attori formati all'interno della compagnia Il piccolo resto, accompagnano i due fondatori dell'associazione nata nel 2002, Eva Martelli e Daniele Fracassi, che sono poi l'anima della compagnia tutta aquilana che in pochi anni di attività ha già incontrato il favore del pubblico.

La durata della messa in scena ha imposto la divisione in due serate della pièce, la prima parte, rappresentata ieri sera, ha riscosso un enorme successo di pubblico, che prevedibilmente si replicherà stasera per la seconda parte.

(MS)


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