Danieli: "Brasile interlocutore privilegiato dell´Italia in tutt

29 Maggio 2007   18:37  
Il Brasile è un paese che costituisce un importante interlocutore per l´Italia il cui rinnovato interesse nei suoi confronti cresce in misura rilevante a tutti i livelli: politico istituzionale, economico commerciale, nonchè finanziario e socio-culturale. Lo fa sapere Franco Danieli, viceministro agli Esteri per gli Italiani nel mondo, appena rientrato dalla visita istituzionale nel più grande Paese dell´America latina. "Interesse - spiega il Viceministro - che trova una sua ulteriore giustificazione in virtù dell´elevato numero di connazionali residenti. E´ infatti alla comunità italiana che in Brasile supera le oltre 230mila unità, ma anche ai 25 milioni di cittadini brasiliani di origine italiana, che occorre guardare per capire il legame storico profondo che unisce Italia e Brasile. Legame che mi è stato sottolineato da tutte le autorità federali e statali brasiliane incontrate, a partire dal vicepresidente José Alencar e dal sottosegretario agli Esteri Ruy Nogueita. Essi, così come i Governatori di San Paolo, Rio de Janeiro e Paranà, hanno voluto evidenziare come l´Italia abbia contribuito notevolmente non solo all´industrializzazione e allo sviluppo tecnologico del Paese, ma anche visibilmente alla formazione della sua identità culturale. Anche per questo - prosegue Danieli (nella foto) - sono fortemente propensi a promuovere, incentivare e accrescere nuove forme di collaborazione politico istituzionale, ma anche tecnico-scientifica con l´Italia". Le relazioni fra i due Paesi si sono fortemente rilanciate nel corso dell´ultimo anno, basti pensare ai numerosi incontri politico istituzionali bilaterali di cui quello di Danieli costituisce solo l´ultimo, e al positivo riflesso sull´economia, che ha permesso all´Italia di guadagnare una posizione sia come cliente che come fornitore nel commercio mondiale del Brasile. Tuttavia, Danieli ha avuto modo di constatare "quanto diffusa sia la convinzione nella controparte di essere ancora molto al di sotto delle potenzialità esistenti, evidente in diversi settori, a partire dal comparto energetico all´intera rete infrastrutturale, dal turismo all´ambiente, dalla cooperazione interuniversitaria al tema della sicurezza, campi tutti dove forte è la determinazione brasiliana a chiederci maggiore partecipazione e una presenza più incisiva. La comunità italiana residente in Brasile può costituire un ponte naturale fra i due Paesi, il tramite diretto e immediato capace di interpretare e sviluppare queste esigenze per contribuire in modo rilevante al processo di sviluppo locale e al consolidamento della presenza italiana in Brasile. Si tratta, infatti - conclude il Viceministro - di una collettività forte e integrata, ben posizionata socialmente e culturalmente, capace di far sentire la propria voce anche a livello istituzionale, considerando il numeroso gruppo parlamentare di amicizia italo-brasiliana che consta più di 200 rappresentanti e con i quali contiamo di aumentare la collaborazione". Un paese, il Brasile, nel quale sta puntando forte anche la Regione Abruzzo, per il sostegno all´internazionalizzare delle imprese abruzzesi nel settore eno-gastronomico, voluto dall´assessore all´Agricoltura Marco Verticelli (anche lui di recente rientro dal Paese sudamericano, dove è in programma anche un workshop). Anche il Cram Abruzzo, guidato da Donato Di Matteo, proprio in Brasile ha finanziato il progetto-pilota di promozione dell´Abruzzo turistico ed eno-gastronomico attraverso le locali associazioni di abruzzesi, coordinate da Franco Marchetti (ultimo a destra, nella foto, con a fianco Di Matteo, Paolo Cerritelli, Giuseppe Tagliente, Antonio Verini e Dino Di Vincenzo, durante la missione Cram in Brasile del 2006).

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