Danilo Di Luca si racconta in una lunga videochat e parla dei suoi p

04 Giugno 2007   19:16  
Danilo Di Luca, il campione che ha colorato l´Abruzzo di rosa, si racconta in una videochat con i lettori del sito internet della Gazzetta dello Sport e visibilmente emozionato, ma contento e rilassato, racconta agli appassionati le sensazioni del giorno dopo. "Sto al settimo cielo, vincere il Giro non è cosa da tutti i giorni. E´ stato il successo più bello della mia carriera, ho raggiunto l´apice e spero di continuare così. Il momento più emozionante - ha affermato l´abruzzese della Liquigas - è stato ieri a Milano, agli ultimi duecento metri: avevo tutti i compagni dietro, mi sono alzato in segno di vittoria e loro hanno sollevato le mani in cielo. Un momento decisivo invece non c´è stato, anche se sullo Zoncolan è stato difficile: non ero in gran giornata e ho dovuto correre in difesa per l´attacco di Simoni, perdendo però solo trenta secondi". E con immenso orgoglio confessa: "Inseguivo la Liegi-Bastogne-Liegi da quando sono diventato professionista, cioè nove anni fa, e averla vinta mi ha dato sicurezza per il Giro, la certezza di avere un´ottima condizione. Quest´anno, poi, non ho cambiato allenamenti ma tutto è andato bene, senza quei problemi fisici che, nel 2006, non mi permisero di essere me stesso". Poi parla dei suoi programmi, della Boucle, anticipando che non correrà "il Tour quest´anno e nel 2008, perchè voglio ripresentarmi al Giro come campione in carica. Fra due anni invece potrei essere al via, anche se ripeto quanto già detto: il Tour sarà più importante ma il Giro è più bello". Per Di Luca lo scoglio più duro è stato lo Zoncolan, quella che considera l´asperità più dura mai affrontata: "Viverla dopo è bello, hai dei ricordi, la vedi in tv... Quando stai lì, pedalando quei sei chilometri micidiali, ti accorgi quanto sia faticoso: tutto passa quando ottieni risultati". Di Luca poi confessa che il suo sogno nel cassetto ora sono le Olimpiadi: "Mi piacerebbe essere a Pechino, anche il ct Ballerini mi ha detto che il percorso è adatto alle mie caratteristiche, assai più del Mondiale di Stoccarda, che mi aspettavo più duro. Punterò allora alle corse iridate dei prossimi anni, a cominciare da Varese e Mendrisio. E anche alla Milano-Sanremo, la classica di primavera che mi piace di più e verso cui provo odio-amore, essendo caduto a poco dall´arrivo nel 2004". Si lascia andare Di luca e parla anche dei compagni di squadra e dei colleghi. Il suo fido è Spezialetti, Pozzato e Ballan li definisce ´i simpatici del gruppo´, promuove a pieni voti Schleck, ammira la cinquina di Petacchi, non boccia Cunego, prevede un futuro radioso per Riccò, assicura che Simoni pare scorbutico ma è un bravissimo ragazzo e non crede che Savoldelli, senza quella caduta a Pinerolo, gli avrebbe potuto strappare la maglia rosa. Spoltore e Pescara ora si stanno preparando per una grande festa nelle quale si omaggerà e festeggerà il trionfo del nostro più celebre campione in rosa. Una festa alla quale Di Luca confessa di voler partecipare per condividere il successo con chi ha sempre creduto in lui e l´ha sempre sostenuto. Poi, quando gli si chiede se resterà con la Liquigas riponde: "Ho molte richieste e proposte però in casa Liquigas sto bene. E´ qui che negli ultimi tre anni ho fatto il salto di qualità, da parte di tutti c´è l´intenzione di proseguire il rapporto". Patrizia Santangelo

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