Danno e beffa per i supplenti di asili e materne: concorso annullato e tassa non restituita

30 Giugno 2014   10:10  

Sono rimasti con il classico pugno di mosche in mano i circa 1.300 docenti che attendevano con impazienza di prendere parte al concorso per la formazione di una graduatoria per le supplenze in asili nidi e scuole materne.

Il bando era uscito nel luglio dello scorso anno, ed ora si è all'improvviso venuto a sapere della sua cancellazione, a quanto risulterebbe in conseguenza di una decisione presa dalla ex dirigente del Personale Maria Grazia Pollio, da poco andata via dal Comune.

La dirigente, prima di andare via, ha lasciato poche righe di burocratese in cui motivava la decisione. "Dopo l’indizione della selezione" - recita il documento - "è intervenuta la normativa contenuta nell'articolo 4 del decreto legge 101, del 31 agosto 2013, convertito con legge 125, del 31 ottobre 2013, secondo la quale le pubbliche amministrazioni, nel rispetto del presente articolo, sottoscrivono contratti a tempo determinato con i vincitori e gli idonei delle proprie graduatorie vigenti per concorsi pubblici a tempo indeterminato, o utilizzano graduatorie di altre amministrazioni ai sensi dell'articolo 3, comma 61, della legge 350 del 2003 (Finanziaria 2004), ferma restando la salvaguardia della posizione occupata dai vincitori e dagli idonei per le assunzioni a tempo indeterminato".

Una vera beffa per i partecipanti al bando, cui è andato ad aggiungersi anche un danno economico di poca consistenza economica (10,33 euro), ma dal grande peso morale: una tassa che ciascuno di loro ha dovuto versare per poter partecipare, e che con grande probabilità non tornerà loro indietro. Senza trascurare, oltretutto, l'aver dovuto attivare una casella di posta elettronica certificata (Pec), sempre come richiesto dal bando, ed ovviamente dietro pagamento.


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