Danno erariale, condannati ex amministratori Comune di Scanno

26 Gennaio 2011   12:15  

L'affidamento di un appalto per la gestione di alcuni servizi per la riscossione dei tributi al comune di Scanno nel triennio 2003/2006, ha portato con sentenza in appello n. 12/2011, emessa della Corte dei Conti, alla condanna di Eustachio Gentile (nella foto), sindaco di Scanno al momento dei fatti e attuale capogruppo di maggioranza, Massimiliano Lavillotti e Emanuele Paulone, assessori nella giunta Gentile, Cesidio Spacone, responsabile dell'area finanziaria e Domenico Amodei, titolare della ditta omonima aggiudicataria dei servizi.
Il giudizio di primo grado trae origine da una nota datata giugno 2006, con la quale il comune di Scanno trasmetteva alla Procura regionale per l'Abruzzo della Corte dei conti, copia dell'atto di costituzione in mora emesso nei confronti della ditta individuale "Domenico Amodei", riguardante tutta una serie di irregolarita' contabili e gestionali da riferire al rapporto in convenzione tra l'ente locale e l'impresa. In primo grado della sezione giurisdizionale dell'Abruzzo della Corte dei Conti i cinque imputati furono assolti, mentre su ricorso avverso questa sentenza, proposto dal Procuratore regionale per l'Abruzzo, i convenuti sono stati condannati in appello dalla Prima sezione giurisdizionale centrale della stessa Corte a risarcire il comune di Scanno per un danno erariale di poco superiore ai 130mila euro. Gentile e Lavillotti dovranno versare 13mila euro ciascuno, Paulone 6mila e 500 euro, Spacone 19mila 500 euro e Amodei 78mila 300 euro.


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