'David di Donatello', il trionfo scontato di "Noi credevamo"

Pluripremiato il film sui 150 anni d'Italia

06 Maggio 2011   21:43  

La serata dei David di Donatello si è consumata senza troppe sorprese, conclusa con il trionfo annunciato del film di Mario Martone sul Risorgimento, "Noi credevamo". Nell'edizione dedicata ai 150 anni dell'Unità d'Italia, la vittoria dell'opera del regista napoletano capita a fagiolo con ben sette premi portati a casa (sceneggiatura, fotografia, scenografo, costumista, truccatore e acconciatore).

Il riconoscimento per il miglior regista è finito nel mani di Daniele Luchetti ("La nostra vita"), mentre, per lo stesso film, Elio Germano si è aggiudicato la statuetta riservata al miglior attore protagonista. Il cineasta esordiente più bravo di tutti è Rocco Papaleo ("Basilicata coast to coast"), anche se, personalmente, avrebbe meritato di più Edoardo Leo con quel gioiellino di "18 anni dopo". Il film di Papaleo ha portato a casa anche il premio per la migliore musicista (Rita Marcotulli) e la migliore canzone (la splendida "Mentre dormi" di Max Gazzè).

I David ai migliori attori non protagonisti sono andati Valentina Lodovini ("Benvenuti al Sud") e Giuseppe Battiston ("La Passione"). "Il discorso del re" è risultato essere il miglior film europeo, mentre "Hereafter" quello straniero. Chiudiamo con il discutibile premio come migliore attrice protagonista dato a Paola Cortellesi per il leggerissimo "Nessuno mi può giudicare", quando in concorso c'era anche la strepitosa Alba Rohrwacher de "La solitudine dei numeri primi", autrice di una prova di altissimo spessore artistico.

Misteri del cinema italiano.

Francesco G. Balzano


Galleria Immagini

Una scena di "Noi credevamo"
Elio Germano in "La nostra vita"
Paola Cortellesi in "Nessuno mi può giudicare"
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