"Se davvero, per effetto e conseguenza di decisioni della giustizia amministrativa che hanno riammesso liste escluse dalla competizione elettorale, e mentre altri giudizi dall'esito imprevedibile si affacciano all'orizzonte, la data fissate per le elezioni regionali dovesse di fatto slittare a dopo il 1 gennaio 2009, sara' bene che la decisione definitiva sia frutto di una riflessione attenta e ponderata".
Lo afferma il Presidente della Provincia di Pescara, Giuseppe De Dominicis. "Perche' - spiega De Dominicis - una regione come questa non si puo' permettere, nell'arco di pochi mesi del nuovo anno, di spendere 8 milioni di euro per celebrare elezioni regionali in gennaio e di li' a poche settimane nuove elezioni provinciali e comunali. Con ulteriore esborso di denaro a carico del contribuente. Buon senso, a quel punto, vorrebbe - secondo il Presidnete della Provincia di Pescara - che le date delle due consultazioni venissero unificate in primavera.
Lo stesso buonsenso dovrebbe far valutare l'ipotesi che votare a meta' gennaio, in un Abruzzo per meta' montano, rischia di tagliare fuori dal voto migliaia di abruzzesi, se mai il 'generale Inverno' dovesse colpire come da tradizione, con piu' veemenza, proprio in quei giorni. Infine, la stampa nazionale annuncia il rischio di una revisione al ribasso e a senso unico che il governo Berlusconi intenderebbe operare, nella ripartizione tra le diverse Regioni, dei fondi destinati alle aree sottosviluppate, i cosiddetti fondi Fas.
Con un taglio annunciato per l'Abruzzo di circa 100 milioni di euro, su un totale di 800 precedentemente assegnati. Siccome la trattativa su questo spinoso punto e' in corso da mesi ed e' quasi arrivata a scrivere la parola fine tra Regione e Province, l'Abruzzo rischia di ritrovarsi senza un governo regionale legittimato a discutere di un argomento tanto spinoso, in piena bagarre elettorale. E anche questo - conclude - non mi sembra sensato"