Decreto Balduzzi, Rossetti: "In Abruzzo assistenza in rete già presente, ora tocca alle Asl"

06 Settembre 2012   11:58  

In una riunione durata oltre sei ore, il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al pacchetto di misure contenute nel decreto Sanità presentato dal ministro Renato Balduzzi.

Il presidente del Consiglio Mario Monti ha affermato che "nella tematica vitale della salute" il provvedimento darà "maggiore riconoscimento al merito e una maggiore distanza" della politica.

Da parte sua, Balduzzi ha sottolineato che l'obiettivo della "riorganizzazione integrata" del sistema sanitario può essere sintetizzata con lo slogan "sette giorni su sette, 24 ore su 24".

Sugli effetti nella gestione quotidiana del lavoro dei medici di base abbiamo intervistato Giancarlo Rossetti, segretario provinciale e regionale della Federazione italiana di medicina generale.

Di fatto come spiega Rossetti, il decreto per quanto attuativo, avrà efficacia a lungo tempo perché va ad incidere sulla Legge Bindi e dovrà passare per il quadro di attuazione.

"Il decreto per l'Abruzzo non porta grandi novità, le forme aggregative h12 di assistenza di base già esistono. In particolare a Pescara e a L'Aquila sono già ben strutturate e funzionanti".

La novità del decreto invece è quella della creazione di unità complesse per le curie primari: "Le strutture saranno fornite di attrezzature diagnostiche, per esami di laboratorio al fine di sgravare il pronto soccorso."

Il problema in Abruzzo resta sempre quello dei comuni montani "per attivare queste unità, è necessaria la disponibilità della Asl, perché richiederà anche un impegno economico, e scelte precise."

Ma il tutto avverrà tra molto tempo: "I nostri accordi collettivi - spiega Rossetti - arrivano al 2014 e quindi fino ad allora in teoria nulla avverrà, ma forse il decreto sarà l'occasione per riaprire i tavoli degli accordi e ridefinirli."


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore