Delibera su caccia cinghiali, cervi e caprioli, dichiarata in contrasto con statuto regione

23 Ottobre 2012   10:51  

 La delibera di giunta regionale n° 605, approvata il primo settembre 2012, e denominata “Indirizzi generali di gestione delle popolazioni di cinghiale e principi generali per la gestione delle popolazione di cervi e caprioli”, è stata dichiarata in contrasto con l’articolo 13 dello Statuto regionale.
Lo ha stabilito il Collegio regionale delle Garanzie Statutarie nel parere redatto dai componenti Fabrizio Politi (Presidente), Stefano Civitarese Matteucci (Vice Presidente) e Arnaldo Lucidi.
Secondo i Consiglieri regionali Cesare D’Alessandro, Camillo Sulpizio, Carlo Costantini, Franco Caramanico, Maurizio Acerbo, Antonio Saia, Paolo Palomba, Lucrezio Paolini, Walter Caporale, Gino Milano, Claudio Ruffini e Giovanni D’Amico, la delibera si configura come un atto regolamentare generale e pertanto la sua emanazione è di competenza del Consiglio regionale.
Nel merito del parere, il Collegio delle Garanzie Statutarie ha accolto l’istanza dei ricorrenti, e ha considerato il provvedimento dell’esecutivo «una invasione da parte della giunta regionale delle funzioni statutariamente riservate al Consiglio regionale».
Il Collegio avverte, inoltre, la necessità di ribadire «la particolarità dello Statuto della Regione Abruzzo che, unico degli statuti regionali approvati nell’ultimo decennio, riserva al solo Consiglio regionale la potestà regolamentare. L’opportunità che anche la Giunta regionale, nel rispetto del principio di legalità, possa disporre di potestà regolamentare – osservano i componenti del Collegio – è senz’altro da valutare da parte dello stesso Consiglio regionale, che potrebbe così concentrarsi nell’attività legislativa e lasciare alla giunta regionale l’adozione di atti normativi secondari attuativi delle decisioni e delle scelte compiute dalla legge regionale».


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