Delrio Arriva a Pescara e Abbraccia Luciano D'Alfonso

09 Maggio 2015   09:56  

Vitalizi: "Stop mi sembra passo avanti"

"Mi sembra un passo avanti". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, a proposito della delibera che revoca i vitalizi ai parlamentari condannati in via definiva per reati gravi, a margine del convegno "Le strutture che ci sono, le infrastrutture che ci servono", in corso a Pescara. Presente, tra gli altri, il governatore abruzzese, Luciano D'Alfonso, e il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, oltre ad altri primi cittadini della regione e presidenti di Provincia.

"Piani seri e credibili creano sviluppo"

"Abbiamo messo insieme un piano di lavoro con il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso che ha subito aderito a una mia proposta di fare piani pluriennali seri e credibili, di non fare la lista di opere che non si realizzeranno mai, di scegliere delle priorita', di farle con procedure normali e di collegarle a servizio del sistema industriale delle imprese, perche' questo e' il vero elemento che crea sviluppo e lavoro". Lo ha detto il ministro alle Infrastrutture, Graziano Delrio, a margine di un incontro pubblico a Pescara".

"Se sistema buono funziona bene anche Italia"

"Il sistema dei porti e' uno degli elementi piu' importanti per la competitivita' del sistema italiano perche' noi importiamo il 70 per cento delle nostre merci attraverso il mare e, quindi, far funzionare beni i porti vuol dire far funzionare bene l'Italia". Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, a margine di un incontro pubblico a Pescara.

"Non sono il bancomat dei privati"

"Prima di pensare a nuove strade, prima di pensare a prorogare concessioni autostradali occorre mettere in sicurezza l'esistente. I progetti li paghiamo con i vostri soldi, io non sono il bancomat dei privati". Cosi' il ministro alle Infrastrutture e trasporti Graziano Delrio, a Pescara, nel corso del suo intervento al convegno "Le strutture che ci sono, le infrastrutture che ci servono" . "Questo Paese ha bisogno di grandi manutenzioni", ha poi aggiunto il ministro.

Pil: Delrio cita Robert Kennedy, non misura la felicta' 

"Il Pil, diceva Robert Kennedy, non ha niente a che vedere e non misura la felicita' dei nostri bambini, il sorriso delle nostre mamme, la bellezza delle nostre scuole. Non misura le cose che ci rendono realmente felici". Cosi' il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, parlando a Pescara nel corso del convegno "Le strutture che ci sono, le infrastrutture che ci servono". "Quando voi avete sentito il numero del Pil, le previsioni della Banca d'Italia, i dati Istat, il giorno dopo non vi cambia la vita - ha detto Delrio sottolineando che "il Paese ha bisogno si' di trafori che ci consentono di connetterci con le grandi direttrici europee, ma anche che funzionino bene i treni regionali per i pendolari, ha bisogno di ritrovare la sua vocazione di intelligenza della terra".

Fi, da ministro belle chiacchiere e zero euro per Abruzzo 

"Un bel tavolo fiorito, relatori prestigiosi, uditorio numeroso ma alla fine il risultato e' deludente: tante belle chiacchiere e zero euro per l'Abruzzo e le sue infrastrutture". Per l'on. Fabrizio Di Stefano e i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo, Lorenzo Sospiri e Emilio Iampieri e' questa la sintesi della visita del ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio, oggi a Pescara per un convegno sulle infrastrutture e poi per la presentazione del suo libro. "Invece di un convegno - sottolineano i rappresentanti di Forza Italia - sarebbe stato piu' proficuo un tour operativo con il ministro affinche' potesse visionare e toccare con mano la pesante situazione delle frane che in questi mesi hanno falcidiato l'Abruzzo. Ma gli abruzzesi si devono accontentare solo di piccoli cenni relativi al dissesto idrogeologico e alla volonta' di mettere in sicurezza l'esistente. Il Governo di centrosinistra dimostra di preferire le passerelle farcite magari con qualche bella promessa di un fantomatico piano di lavoro pluriennale di opere infrastrutturali da realizzare. A noi - proseguono gli esponenti di Forza Italia - sembra ben poco e sinceramente ci aspettavamo dal ministro Delrio di avere qualche certezza in piu' ma ben presto ci siamo dovuti ricredere. L'unica notizia certa purtroppo riguarda l'esclusione dell'Abruzzo dalle 30 grandi opere strategiche nazionali. Troppo poco insomma alla luce di quanto sta accadendo nella nostra regione". Di Stefano, Febbo, Sospiri e Iampieri cosi' concludono: "sarebbe il caso che si passasse ai fatti perche' il tempo degli spot elettorali e' finito da un pezzo". 

Infrastrutture: D'Alfonso a Delrio, ecco il dossier Abruzzo 

Lo sviluppo e la crescita dell'Abruzzo possono ripartite a condizione che l'armatura infrastrutturale regionale sappia rispondere alle nuove esigenze. In 50 pagine di dossier consegnato nel pomeriggio al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio, in visita a Pescara, c'e' il futuro di questa regione e l'idea di una programmazione in grado di far crescere tutto il territorio. Con queste premesse il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha salutato il neo ministro delle Infrastrutture e a lui ha consegnato "quell'invocazione documentale" in grado di far rientrare l'Abruzzo nelle nuove strategie di mobilita' europee e recuperare "il colpevole ritardo accumulato in tutti questi anni". Le attenzioni sollecitate al ministro Delrio riguardano due aree d'azione: una piu' specificatamente politica con la quale si chiede "la dovuta attenzione del governo nazionale alla battaglia che sta portando avanti l'Abruzzo a livello europeo per il reingresso nella partita della Rete Ten-T per i corridoi della rete transeuropea dei trasporti, che rientra nella piu' generale partita della macroregione Adriatico-Ionica con l'alta velocita' sulla linea Adriatica e l'integrazione del corridoio merci"; l'altra di carattere amministrativo "con l'indicazione specifica della priorita' infrastrutturali della regione, nell'ottica della nuova visione governativa e del ministero dei Trasporti di opere utili alla collettivita' e alle imprese". In questo senso, la Giunta regionale "ha messo nero su bianco", con la delibera 310 dello scorso 29 aprile, le opere "indifferibili e necessarie per la ripartenza dell'Abruzzo e per dare corpo a quell'idea di programmazione che questo governo regionale intende portare avanti". E la venuta del ministro Delrio a Pescara e' stata l'occasione per il presidente D'Alfonso per illustrare quelle priorita': "dal nodo dei porti, dove e' vero non portiamo dall'anno zero, ma che dobbiamo concretizzare". In questo senso, il presidente ha fatto riferimento al porto di Vasto "a chiara vocazione industriale, punto di interesse delle grandi aziende della Val di Sangro", chiedendo un impegno per 10 milioni di euro per il completamento del collegamento ferroviario industriale. E ancora sui porti, "quello commerciale di Ortona, che ha gia' un proprio Piano regolatore portuale" e quello di Pescara "per il quale e' necessario un intervento definitivo". Sull'aeroporto il presidente ha detto che "non e' una concessione che questa regione si e' fatta, ma e' la connessione con l'Europa. Al governo chiediamo che norme nazionali alleggeriscano la cogenza delle norme europee che rappresentano macigni per la sopravvivenza degli aeroporti minori di interesse nazionale". 

E ancora l'infrastruttura stradale e autostradale per la quale "sono necessarie opere che ne garantiscano la sicurezza come esplicazione del diritto di mobilita'". La situazione delle frane e la sicurezza del territorio, per la quale "la Regione in questo anno ha prodotto un dossier documentato con progetti esecutivi" e infine l'infrastrutturazione digitale della banda larga su cui "abbiamo avviato un grande progetto per le aree rurali ma ora sono necessari finanziamenti per il completamento sulle aree maggiormente antropizzate". Nel suo intervento il ministro Delrio ha voluto sottolineare "la sorprendente chiarezza del presidente D'Alfonso che denota la precisa volonta' di costruire qualcosa di duraturo per l'Abruzzo". Ha poi aggiunto che "il governo trovera' le risorse economiche necessarie per i progetti esecutivi", confermando in questo senso la linea del governo secondo la quale "in questo Paese non c'e' bisogno delle grandi opere ma delle opere utili alla collettivita'". In tal modo, Delrio ha confermato che esiste "un piano generale di 6-7 miliardi di euro per mettere in sicurezza il Paese", che va dalla tutela del territorio fino all'edilizia scolastica. Prima del ministro delle Infrastrutture avevano preso la parola, tra gli altri, il sottosegretario alla presidenza della Giunta, Camillo D'Alessandro, che ha precisato come "la Giunta regionale non si sia mossa nella logica della lista della spesa, ma indicando priorita' definite. Supportati da questa logica amministrativa, abbiamo dato valore ineludibile ai corridoi europei, alla velocizzazione delle reti ferroviarie, al completamento delle opere pubbliche ben avviate e alla vicenda della portualita' regionale". Si tratta di "dossier che nasce anche e soprattutto con il contributo degli amministratori locali". L'amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, ha sottolineato "la centralita' del trasporto su ferro e l'integrazione del ferro con le altre realta' di trasporto. La velocizzazione - ha ribadito - rimane uno degli obiettivi centrali di Rfi", confermando in questo senso la notizia che a breve verra' utilizzato materiale veloce sulla linea adriatica in modo da ottenere una consistente riduzione sui tempi di percorrenza Pescara-Milano.

Riforma scuola: Delrio, bisogna ripartire da capo con modestia 

"Non si puo' fare la riforma della scuola senza ascoltare chi lavora nella scuola". Lo ha detto oggi a Pescara il ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti Graziano Delrio nel corso della presentazione del suo libro, "Cambiando l'Italia". "Dentro una scuola - ha chiesto alla platea del cinema Sant'Andrea - chi e' che capisce cio' di cui c'e' bisogno? Quelli che la vivono" - ha fatto notare parlando della necessita' di consultazione sulla riforma. Ma ha anche garantito che il governo Renzi ha avviato "il piu' grande processo di consultazione sulla scuola. Non e' sufficiente - ha aggiunto - perche' i fatti di questi giorni dimostrano che non e' stato sufficiente, quindi, con molta modestia, bisogna ripartire da capo. Ripartiamo, riragioniamo. Abbiamo ricevuto due milioni di mail, abbiamo fatto 400 incontri sui territori, ci sembrava di aver fatto una cosa giusta. Va bene, c'e' ancora da migliorare, ricominciamo, non c'e' problema".

Delrio a Pescara parla anche di punti nascita e occupazione 

"Finora c'e' stata una condizione di invalidita' civile della politica, c'e' stata rottura tra attivita' programmatoria e risultati raggiunti: ora bisogna recuperare realizzativita' e istituzionalita', mettendo in campo decisioni che implicano cose. La novita' e' l'ingresso in campo degli anomali come Renzi, che rifiutano l'abito talare e i salotti, ed e' questa l'energia aggiunta che hanno portato". Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso durante la presentazione di "Cambiando l'Italia. Rinnovare la politica, ritrovare la fiducia", il libro scritto dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio, avvenuta oggi pomeriggio al cinema Sant'Andrea di Pescara. Sulle contestazioni avvenute ad opera di alcuni sindacalisti all'esterno del cinema, D'Alfonso ha affermato: "Si tratta di una trentina di dirigenti della Cgil che legittimamente ci hanno posto il problema dei punti nascita. La sfida per gli amministratori e i lavoratori del pubblico impiego e' produrre risultati che vanno verificati sul piano della modernita'. La cosa fondamentale e' che nei prossimi 50 mesi accadano eventi di crescita misurabili, e su questo aspetto siamo pronti ad essere arricchiti dal punto di vista della cittadinanza". 
   Delrio ha esordito riallacciandosi alla polemica sui punti nascita: "C'e' un momento in cui gli interessi del singolo confliggono con quelli della collettivita', ma bisogna diffidare del politico che vi da' ragione perche' mira a prendere il vostro voto, mentre va ascoltato chi guarda al futuro e alla necessita' di far nascere bambini in piena sicurezza". Compito della politica - ha proseguito il ministro - e' "semplificare la vita della gente. Negli ultimi venti anni la politica si e' occupata di se' e non dei problemi della collettivita'. Per questo la gente non va piu' a votare. Nel mio libro spiego che la politica e' tale solo quando sta in contatto con le persone". 
   "Un governo di centrosinistra - ha poi affermato Delrio - deve puntare innanzitutto alla piena occupazione, perche' il lavoro e' piu' del fare un mestiere: significa sentire la propria collocazione nel mondo. Per questo abbiamo puntato alla trasformazione dei contratti precari in contratti a tempo indeterminato, perche' cosi' aiutiamo a programmare vite che nella precarieta' resterebbero bloccate. L'Italia possiede grandi potenzialita' - ha concluso il ministro - ma ha bisogno di essere trascinata fuori dalle secche. Gli 80 euro hanno funzionato fino a un certo punto perche' la gente ha paura e ha messo quei soldi in banca, senza far ripartire l'economia. Ma io dico: non rinunciate ai vostri sogni, osate".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore