"Deludente l'audizione del ministro Barca sulla ricostruzione dell'Aquila"

23 Maggio 2012   13:34  

"E' stata del tutto insufficiente e generica l'audizione di oggi, in commissione Bilancio del Senato, del ministro Barca che dovrà per questo essere riascoltato una seconda volta per relazionare sui quesiti posti da alcuni senatori presenti (in ordine di intervento i senatori Fleres, Legnini, Mascitelli e Vaccari)". 

E' questo il giudizio espresso dal senatore dell'Idv Alfonso Mascitelli, capogruppo in commissione Bilancio, in seguito all'audizione richiesta e attesa da tempo del ministro Barca, delegato per la ricostruzione dei comuni terremotati della provincia dell'Aquila.      

"Nonostante una legge dello Stato faccia obbligo al Governo di trasmettere una dettagliata informativa annuale al Parlamento sullo stato di avanzamento del processo di ricostruzione, - ha spiegato il senatore - il ministro si è limitato a una breve relazione a commento di cinque paginette  scritte che ha messo a disposizione dei senatori. 

Sono tavole riassuntive in cui non si chiariscono non solo le modalità e le esatte destinazioni delle risorse spese, ma soprattutto non si capisce se le risorse rimaste sono in termini di competenza o di cassa e quindi, queste ultime, direttamente fruibili.

Anche perché lo stesso ministro, nel corso dell'audizione, si è lamentato che i 57 sindaci del cratere non hanno ancora trasmesso una definita scansione temporale delle esatte risorse di cui avranno bisogno, e anche su questo punto, abbiamo chiesto  che si faccia finalmente chiarezza perché ciò che lui presenta quasi come una inadempienza degli enti locali, non trova riscontro in nessuna richiesta da parte del Governo attuale o di quello precedente. 

E' stato del tutto generico, inoltre, sulle modalità con cui verrà definita la fine del commissariamento, che ha confermato, avverrà per i prossimi mesi estivi, ma senza chiarire se il passaggio all'ordinaria amministrazione richiederà una modifica legislativa o lo strumento di una ordinanza del consiglio dei ministri per permettere agli enti locali di far fronte, per strutture, risorse umane e deroghe autorizzatorie, all'enorme mole di lavoro.

Mi aspettavo, soprattutto, che ci chiarisse i criteri degli aiuti economici con il regime "de minimis" a favore delle piccole imprese che si sono viste defraudate delle agevolazioni della Zona Franca e che ora attendono di sapere con quali modalità potranno usufruire degli 88 milioni di euro promessi.

Su questo punto il Governo è già in ritardo perché il decreto ministeriale attuativo doveva essere emanato già dal mese scorso.

Restiamo in attesa - ha concluso il senatore - del secondo tempo di questa audizione, in cui, oltre a questi problemi sollevati, abbiamo chiesto informazioni dettagliate sulla tracciabilità dei flussi finanziari, sul perché e sul come alcuni milioni sono andati a finire a Celano,  e sul destino che avrà la filiera della Fintecna, che sta rappresentando un rallentamento e un appesantimento delle pratiche dei cittadini".


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