Quasi duemila persone, l´altra sera alla discoteca Megà di Pescara, per
la festa di chiusura della campagna elettorale di Donato Di Matteo,
presidente del Cram e capogruppo del Partito Democratico al Consiglio
regionale d´Abruzzo, unico consigliere regionale del centro-sinistra
candidato candidato per il Pd alle elezioni comunali di Pescara. Tutti
presenti gli ospiti annunciati: il ministro della Salute Livia Turco,
candidata capolista alla Camera in Abruzzo per il Partito Democratico,
giunta a fine serata dopo l´ennesima lunga giornata elettorale in
Abruzzo. Poi il presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco,
il consigliere regionale e del Cram Camillo Cesarone, il senatore
Giovanni Legnini, la deputata Pina Fasciani e il sindaco (ricandidato)
di Pescara Luciano D´Alfonso, segretario regionale del Pd. Tutti
intervenuti in un comizio collettivo, sintetico e apprezzato dal
pubblico, soprattutto quando è intervenuto alla fine Di Matteo, con un
intervento in cui ha dato prova della sua passione per la politica al
servizio della gente e per i problemi, in via di soluzione "grazie al
centro-sinistra, dopo il malgoverno della destra", della sanità
abruzzese e alla Asl di Pescara, materia che Di Matteo, medico di
professione, in servizio all´ospedale di San Valentino (Pescara) ha
dimostrato di conoscere bene anche ai cittadini di Pescara
città.L´ospite speciale della Festa è stato ´Nduccio. Il popolare
comico e cantante abruzzese ha fatto per Di Matteo l´unica esibizione
"elettorale" 2008 ricordando, davanti a D´Alfonso, la campagna
elettorale di cinque anni fa, quando il Sindaco di Pescara si faceva
precedere strategicamente su tutti i palchi elettorali proprio da
´Nduccio "il mio vicesindaco ideale", come ha ripetuto D´Alfonso anche
l´altra sera. L´attuale Segretario del Pd abruzzese, lo ricordiamo,
vinse le elezioni per un pelo e, probabilmente, grazie proprio a
´Nduccio che fra le tante battute dette sul palco fra i politici e
rivolte ai politici, ha precisato che lui "traduceva al pubblico ciò
che D´Alfonso diceva", soprattuto nei difficili quartieri di periferia.
"Quest´anno avevo intenzione di occuparmi di meno della campagna
elettorale di Pescara", ha ribadito ´Nduccio anche sul palco, dopo
averlo comunicato via e-mail ai suoi amici e conoscenti, "un po´ perchè
ci saranno meno motivi di battaglia della scorsa tornata, e un altro
po´ perchè coincide con la più aspra battaglia delle Elezioni politiche
nazionali. Ho dovuto però rivedere questa mia idea per un motivo
semplice: si candida una persona amica, brava e disponibile,
democratica e sensibile che ha tutta la mia stima. E´ Donato Di Matteo,
e posso personalmente testimoniare per lui. Se tutti i miei amici
l´avessero conosciuto da vicino, come ho avuto occasione io - prosegue
il popolare cabarettista - non avrebbero dubbi: è lui la persona da
votare, è di lui che ha bisogno l´Amministrazione comunale di Pescara.
E´ già molto conosciuto, è consigliere regionale eletto con il più alto
numero di preferenze. Ha svolto il lavoro di capogruppo dei Ds e si
occupa degli Abruzzesi nel mondo con la generosità e la comprensione di
cui nessuno è stato capace prima di lui. Non ha sicuramente bisogno di
queste mie parole, ma ho deciso che farò in modo di testimoniare ciò
che di lui conosco e apprezzo". Una vera e propria amicizia-colpo di
fulmine fra i due "fratelli-gemelli" come si sono autopresentati (lo ha
ricordato il comico l´altra sera) due anni fa in Argentina, per non
deludere una signora abruzzese emigrata che aveva scambiato per
´Nduccio il Presidente degli Abruzzesi nel mondo. "´Nduccioo! Quando
sei bello!", esclamò la signora all´arrivo dellla delegazione abruzzese
in piena festa. Di Matteo fece cenno con il dito di negare di essere
´Nduccio, che ancora entrava nella sala. Ma la signora anziana capì che
Di Matteo negava di essere bello invece che ´Nduccio e, quindi: "Sì,
sei belloo!".Dopodichè, appunto, i due, saliti sul palco,
"confessarono" di essere "fratelli-gemelli" ma, aggiunge il popolare
comico abruzzese "lui da piccolo si è ´fregato tutto il latte´".Quindi,
una serata divertante, lontanissima dalle noiose serate elettorali,
aperta anche dalla musica dal vivo dei musicisti di ´Nduccio, in cui il
pubblico ha gradito sia l´intrattenimento che il messaggio politico.
Nella foto, da sinistra, Cesarone, Del Turco, Di Matteo, ´Nduccio,
D´Alfonso e Fasciani.
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