Di Pietro, il paese si cambia partendo dai giovani

18 Settembre 2012   20:08  

"Alla fine di questa settimana, da venerdi' a domenica, l'Italia dei Valori tornera' a Vasto con l'ambizione di avviare un sommovimento profondo, tale da cambiare il Paese partendo non da qualche segreteria di partito, ma dal cuore e dalle viscere della societa' italiana. Per questo i nostri saranno confronti veri su problemi reali, cercando sempre l'interazione con i cittadini presenti fisicamente e con quelli che vorranno interagire tramite i social network e il web". E' quanto scrive sul suo blog il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro.

"Inizieremo dai giovani che dovrebbero essere al primo posto nelle agende politiche di tutti partiti e che, invece, invece sono sempre relegati all'ultimo. Non possono che essere loro i protagonisti del cambiamento, perche' sono loro la sola speranza di cambiare la realta' del nostro Paese", prosegue Di Pietro, "Poi discuteremo di legge elettorale ma non come fanno gli altri partiti, che nei loro laboratori cercano la formula piu' vantaggiosa per se stessi e si affannano non per chiarire, ma per non far capire ai cittadini cosa stanno facendo". Secondo Di Pietro "l'importante e', invece, mettere a fuoco la legge elettorale piu' utile per i cittadini, quella che meglio riesce a coniugare l'esigenza di rappresentare democraticamente la volonta' popolare e quella di garantire la governabilita'. Parleremo del terremoto in Emilia. E siccome siamo persone che alle parole fanno sempre seguire i fatti, come promesso consegneremo ai rappresentanti di quella regione l'ultima tranche del nostro rimborso elettorale per le elezioni del 2008".

 "Metteremo al centro del nostro dibattito la parita' di genere tra uomini e donne, un concetto che la politica cita spesso e pratica pochissimo, e l'idea di un'Europa che sia dei popoli e non delle banche. Tutto siamo tranne che populisti o euroscettici. Siamo noi i veri europeisti e lo siamo sempre stati. Parleremo di lavoro - aggiunge il leader IdV - lo faremo a modo nostro: convinti che sia non solo possibile, ma anche doveroso tenere insieme la difesa strenua dei diritti dei lavoratori, mai cosi' presi di mira dalla fine del fascismo a oggi, e il supporto agli imprenditori onesti e che vogliono investire in Italia. Sappiamo che, senza restituire valore al lavoro e sostegno alle imprese, non ci sara' mai nessuna ripresa. Cercheremo anche di riportare in primo piano i misteri d'Italia. Troppe stragi rimaste impunite e non perche' chi indagava e investigava non sapesse fare il suo lavoro, ma perche' non e' stato messo in condizione di poterlo fare. E non puo' neanche oggi". 
"Infine parleremo di referendum - conclude Di Pietro - dal 12 ottobre inizieremo a raccogliere le firme per quattro quesiti: contro il finanziamento pubblico ai partiti e la diaria ai parlamentari, per ripristinare l'art. 18 dello Statuto dei lavoratori e per abrogare quell'art. 8 che ha cancellato i contratti nazionali. La nostra non sara' solo una battaglia per restituire diritti ai lavoratori e togliere privilegi alla casta. Sara' anche una battaglia per ridare senso e sostanza alla democrazia, che in Italia viene ogni giorno di piu' svilita e ridotta a parola vuota. E' questa la politica secondo l'Italia dei Valori. E' il cambiamento utile non per pochi ma per tutto il Paese".


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