Di Stefano - Palumbo: "Non disperdere il progetto di riqualificazione dell'ex San Salvatore

21 Dicembre 2017   11:55  

Prendiamo atto in positivo delle parole del Vicesindaco che, a differenza del Sindaco, riconosce come in questi anni ci si sia prodigati per restituire agli aquilani la propria abitazione e di come questo obiettivo sia stato sostanzialmente raggiunto con l’avanzato stato della ricostruzione privata; prova ne sono i tanti palazzi ricostruiti, i cantieri attivi nel centro storico e quelli che stanno partendo nelle frazioni, i fondi già erogati e quelli assicurati nelle leggi di stabilità per garantire risorse certe fino al 2020. Condividiamo con Liris anche la necessità di dare una svolta alla ricostruzione pubblica, facendo in modo che le tantissime risorse stanziate si trasformino presto in cantieri.

La notizia del prossimo finanziamento di 25 milioni da parte del Cipe, a seguito di ripetute richieste, quale prima tranche per la realizzazione del Polo Universitario e Culturale dell’ex San Salvatore, richiede in quest'ottica la massima attenzione affinché questa importante opera non subisca le stesse lentezze di tante altre. In tal senso, senza perdere di vista la necessità di continuare a chiedere al Parlamento il varo di norme specifiche per le zone colpite da eventi naturali come il terremoto, occorrerebbe assumere decisioni politiche ed amministrative che invece sembra si vogliano far morire per soffocamento silenzioso.

Si deve a tal proposito rilevare come la discussione sulla ricollocazione della sede dell’ARTA, stia lentamente scomparendo dalla scena dopo la mancata approvazione della mozione consiliare, che aveva il pregio del pronunciamento da parte del Consiglio Comunale sul percorso da seguire. Noi restiamo convinti che tutta l’area vada dedicata in modo esclusivo al Polo Universitario per dar vita ad una vera e propria agorà degli studenti in raccordo con il parco di Viale della Croce Rossa e del suo parcheggio interrato di 400 posti auto (già finanziato), così come del resto indicato nel Piano di Ricostruzione che annovera tale progetto tra quelli fondamentali per il rilancio dell’Università, quale fattore e motore di sviluppo possibile per la città; parimenti riteniamo che all’ARTA vada assegnato un luogo dove poter ricostruire la propria sede (anche essa già finanziata), ad esempio, al posto di uno degli immobili in disuso a Collemaggio di proprietà dell’ASL.

Per sedersi su alcuni tavoli, però, bisogna avere le carte in regola certificate da atti formali piuttosto che da buoni propositi: atti che, confidiamo, Liris adotterà con celerità e chiarezza almeno per non dover poi smentire se stesso.

La forza delle idee ed il coraggio delle decisioni sono elementi indispensabili per portare a compimento la ricostruzione dell’Aquila;contrapporre sistematicamente alle nostre proposte l’arroganza dei numeri in Consiglio senza la forza degli argomenti o di valide alternative, rappresenta semplicemente un danno per la città. L’augurio sincero è che il Natale doni all’amministrazione quel pizzico di umiltà e di lungimiranza mancate finora.



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