Di Stefano (Pdl): "Bersani e Finocchiaro favorevoli al taglio delle province, anche quella teatina"
Il coordinamento provinciale del PdL di Chieti non vuole arrendersi alla soppressione della Provincia, e farà tutto il possibile affinché il decreto non sia approvato. E' quanto ribadito stamani dal senatore Fabrizio Di Stefano, in occasione della conferenza stampa da lui indetta stamani presso la sede del coordinamento, in piazza Trento e Trieste, per discutere delle contromisure prese in atto. "Il termine ultimo per la presentazione di emendamenti presso la Commissione Affari Costituzionali é fissata per lunedì 3 dicembre, e l'eventuale approdo in aula del decreto per l'accorpamento delle province é previsto tra il 10 ed il 17 dicembre.
Io ed il collega di partito Claudio Fazzone abbiamo già presentato in aula una serie di emendamenti ed una pregiudiziale di costituzionalità che, se approvati, bloccherebbero immediatamente l'iter legislativo del decreto. O, almeno, ci proponiamo di temporeggiare e ritardare ad oltranza la discussione della norma".
Di seguito, il senatore ha espresso i suoi giudizi sulla norma in discussione ed una sua formula per risolverla: "Premesso che, nell'eventualità che l'iter di questo decreto incostituzionale giungesse a termine, le Province come enti dovrebbero comunque arrivare a fine mandato nel 2014. Se poi si dovesse verificare l'accorpamento, questo dovrebbe essere sottoposto a referendum da parte della popolazione interessata, e la decisione sul capoluogo dovrebbe essere demandata alla scelta dei consigli comunali dei comuni del territorio.
Il Governo stesso non si é mai espresso con chiarezza sull'opportunità o meno del mantenimento delle Province: per quanto ci riguarda, o si mantengono quelle che hanno tutti i requisiti per restare tali, o si sopprimono tutte".
Infine, un parere sulla posizione dell'opposizione riguardo alla questione: "Ho saputo delle dichiarazioni di Pierluigi Bersani ed Anna Finocchiaro del PD, rispettivamente ad un giornale abruzzese e calabrese, in cui hanno espresso il loro parere favorevole al decreto.
Mi auguro che il peso politico di tali personaggi non influisca negativamente sull'iter della norma".
(l.c.)
