Diagnosi sbagliata, 22enne perde testicolo e viene risarcito con 15mila euro

Ancora casi di malasanità si registrano nella nostra regione.

Un 22enne di Pescara è appena stato risarcito dalla Asl dopo che lo scorso anno, a causa di una diagnosi sbagliata gli fu asportato d'urgenza un testicolo.

Era il 18 aprile 2010, quando il ragazzo con dolori alla pancia e al basso ventre, convinto di fare prima invece che a quello della sua città si rivolge all'ospedale di Atri, dove gli diagnosticarono una colica. Era domenica e non c’erano medici specialisti, quindi gli somministrarono un antidolorifico dicendogli di tornare il lunedì mattina. Ma al nosocomio di Atri il lunedì successivo i due urologi che lo visitano e gli fanno un’ecografia ma minimizzano dicendo alla famiglia di fare semplicemente un ecococolordoppler dopo un mese.

I dolori, accompagnati da febbre, continuavano, un testicolo era gonfio e quasi nero. La madre decide di portarlo al pronto soccorso di Pescara, dove la diagnosi cambia e parla di torsione del testicolo. All'ospedale del capoluogo adriatico glielo hanno dovuto asportare d’urgenza perchè in necrosi.

La famiglia, a quel punto, si è rivolta al Tribunale del malato di Pescara. Prima di arrivare alla causa in tribunale c’è stato, una settimana fa, un accordo con la Asl che ha versato al ragazzo un risarcimento di 15mila euro.

Un'altra disavventura ha invece visto protagonista, ieri, una donna di Bisenti, che con una caduta per le scale ha subito vari traumi e una palese frattura del gomito. Accompagnata dalla sorella, al pronto soccorso di Atri è entrata alle 10,30 e uscita alle 15,15.
Una vera e prorpia odissea e tempi d'attesa intollerabili.
In sala d’aspetto c'erano solo tre persone, ma presto sono diventate una quarantina perchè era solo uno il medico di turno.
Alla fine la diagnosi è stata fatta, ma il gomito rotto non è stato ingessato, solo immobilizzato. "Il medico - racconta la signora - ci ha detto di tornare domani per l’ingessatura. E magari dovremo rifare ore di fila".