Diminuisce l'aspettativa di vita delle donne e aumenta il rischio infarti

30 Settembre 2011   16:25  

L'aspettativa di vita delle donne e' rallentata pur rimanendo sempre piu' alta rispetto a quella degli uomini; per il gentil sesso, inoltre, aumentano anche le malattie cardiovascolari che sono una delle principali cause di morte: le patologie cerebrovascolari non sono quindi piu' un'esclusiva del sesso 'forte'. E' quanto emerge dalla terza edizione del 'Libro bianco sulla salute della donna in Italia', messo a punto dall'Osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.da) e presentato questa mattina con la collaborazione di Farmindustria. Lo studio ha accertato che l'aspettativa di vita per le donne italiane negli ultimi quattro anni e' aumentata solo di 0,3 anni. Si e' passati da un'aspettativa di 84 anni d'eta' del 2007 a una di 84,3 anni nel 2010. Per l'uomo l'aumento e' di 0,4 anni nello stesso arco di tempo. Il dato ha risentito probabilmente anche della crisi economica e sociale cosi' come ha spiegato il presidente dell'Osservatorio nazionale sulla salute della donna, Francesca Merzagora.
   "La crisi economica - ha spiegato Merzagora - ha provocato un calo dell'aspettativa di vita per le donne che e' di 84 anni circa. La crisi ha infatti spostato l'attenzione delle donne dalla propria persona agli altri".
   Altro dato che emerge e' quello relativo allo stile di vita della donna, con abuso di alcool e di sigarette. Secondo quanto accertato sempre piu' donne consumano oltre sei bicchieri di bevande alcoliche in un'unica occasione. La diminuzione dell'assunzione di alcool dal 2006 in Italia e' tutta a favore degli uomini: -4,9% dei maschi contro il -0,8% per le donne. Le donne sono inoltre piu' consumatrici di farmaci rispetto agli uomini. Secondo recenti studi le consumatrici di farmaci sono donne che vanno da un'eta' compresa tra i 15 e i 54 anni con un consumo superiore rispetto all'uomo che va dal 20 al 30%; il consumo e' di oltre il 40% rispetto all'uomo per i farmaci integratori.
   Per quanto riguarda i tassi di ospedalizzazione nazionale, sono in aumento dal 2008 in particolare nelle regioni del sud. I ricoveri ordinari sono infatti di 1.251,20 su diecimila per gli uomini e di 1.245,59 su diecimila per le donne. Secondo lo stesso studio i tassi di ospiti anziani all'interno dei presidi residenziali socio-assistenziali, fra la popolazione femminile hanno raggiunto valori del 25,82 per mille mentre per gli uomini e' di 11,11.

Ogni anno in Italia sono 130mila i decessi di donne di cui 33mila per infarto del miocardio. Un numero che rappresenta il triplo rispetto ai decessi per tumore della mammella. L'aumento della mortalita' femminile per le malattie ischemiche del cuore e' di 8,56 per diecimila con una punta di 92,56 per le donne dai 75 anni in su. Lo studio del terzo 'Libro bianco per la salute della donna' ha inoltre evidenziato una predisposizione ai disturbi psichici e dell'umore come ansia, depressione, disturbi di personalita' e obesita' dovuti anche alle alterazioni ormonali delle diverse fasi riproduttive. Sempre secondo l'indagine condotta dall'O.N.da sono le donne che ricorrono in percentuale minore alle strutture sanitarie. Dal 2003 si e' notata una riduzione nei ricoveri ospedalieri delle donne del 6,5%.
   "Nelle donne aumentano le cattive abitudini e stili di vita una volta dell'uomo - ha detto Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria - ed e' rallentata anche la crescita dell'aspettativa di vita e cio' e un segnale che dev'essere preso in seria considerazione perche' comporta delle problematiche relative alla prevenzione e all'accesso delle cure. Si puo' fare di piu' in termini di prevenzione - ha insistito - concentrandosi sulle regioni dove si fa poca prevenzione e c'e' un tasso di mortalita' delle donne elevato. Solo cosi' saremo in grado di portare il tasso di vita delle donne come era in passato".


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore