Dipendenti Teramo Lavoro senza stipendio da mesi, il Pd attacca la Provincia

27 Giugno 2012   12:58  

"È inaccettabile che a 72 ore dalla scadenza della fase di start up della Teramo Lavoro la Provincia non abbia ancora presentato alcuna proposta per risolvere questa emergenza". È quanto ha dichiarato il capogruppo provinciale del Pd Ernino D'Agostino, nel corso della conferenza stampa che si è svolta stamane presso la sede provinciale del Partito Democratico, alla quale hanno partecipato tutte le forze politiche di minoranza di via Milli. 

Mentre domani sera si svolgerà il consiglio in cui la Provincia sarà chiamata ad una soluzione per la questione Teramo Lavoro, ad oggi la giunta non ha ancora presentato alcuna proposta al riguardo.

"Sul tavolo c'è il nostro ordine del giorno, ed è scandaloso che di fronte ad una situazione gravissima che vede coinvolti 110 lavoratori e le loro famiglie che da tre mesi non vedono lo stipendio, con la prospettiva della scadenza dei contratti e degli affidamenti, Catarra ancora non sappia cosa fare", ha proseguito D'Agostino.

Un chiaro progetto industriale, l'internalizzazione di parte dei lavoratori, la prosecuzione della fase di start up della società come soluzione tampone. Queste le proposte del centrosinistra provinciale.

"Crediamo che sia possibile internalizzare quei posti di lavoro i cui compiti non si possono considerare come strumentali per la Provincia, e per questi ci può essere un bando di selezione pubblica per contratti a tempo indeterminato - ha spiegato il capogruppo del Pd - Per il resto occorre un serio piano industriale della società, fino ad ora mai fatto, per poi andare ad un bando pubblico per contratti a tempo determinato. Non crediamo che l'ipotesi di ricorrere al lavoro interinale sia possibile, perché da un lato rappresenterebbe l'anticamera del licenziamento per i lavoratori, e dall'altro verrebbe a costare di più alla Provincia. Siamo favorevoli alla prosecuzione della fase di start up per la società, ma solo come soluzione temporanea in vista di un chiaro progetto futuro".

 Il centrosinistra è tornato anche a chiedere le dimissioni dell'amministratore delegato della Teramo Lavoro Venanzio Cretarola. "Non vogliamo sostituirci alla magistratura, ma pensiamo che per questioni di opportunità Cretarola debba fare un passo indietro e che debba essere sostituito da un dirigente interno, in modo tale da garantire anche un controllo più puntuale sulla società", ha proseguito D'Agostino. Uno stallo, quello della Teramo Lavoro, che ha portato anche al blocco dei fondi Fse da parte della Regione.

"Si parla di un milione e mezzo di euro, già impegnati, che se non arrivassero potrebbero portare al dissesto dell'Ente", ha rimarcato il capogruppo. "Ormai non si può neanche più dire che la Provincia naviga a vista, perché è proprio ferma, bloccata, incapace di risolvere le questioni più importanti del nostro territorio - ha dichiarato il segretario provinciale del Pd Robert Verrocchio - Il centrodestra è ormai al rompete le righe, e le loro uniche preoccupazioni esulano totalmente dai veri problemi della gente. Vogliamo dirlo si o no che Catarra ha fallito? È un presidente all'ultimo posto nel gradimento nazionale che pensa più al suo rimpasto di giunta e a riempire le caselle piuttosto che a offrire soluzioni per i nostri concittadini".


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