"Se fosse confermata la non serenità dei giudici popolari quando lo scorso 19 dicembre hanno emesso la sentenza per il processo in Corte d'Assise a Chieti in merito alla megadiscarica dei veleni della Montedison di Bussi sul Tirino, come pubblicato da Il Fatto Quotidiano sarebbe un episodio gravissimo, ma ancor più grave sarebbe la conferma di quanto pubblicato oggi dallo stesso giornale: l'esito della sentenza era già noto almeno 15 giorni prima della lettura in aula da parte del presidente del collegio giudicante, Camillo Romandini.
Il giornale parla di una riunione a Roma il 4 dicembre 2014 dove si tiene un incontro tra le parti civili sia quelle private che quelle pubbliche dove è presente anche l'avvocatura dello Stato, rappresentata nel processo da Cristina Gerardis. A cena sarebbe stata diffusa la notizia e la rivelazione. Ora più che mai, anche alla luce di questi accadimenti, è necessario che venga rapidamente approvata la legge sugli Ecoreati".
Con queste parole l'associazione Legambiente Abruzzo commenta la notizia delle dichiarazioni dei due giudici popolari, dichiarazioni che - se confermate - rappresenterebbero un'altra imbarazzante pagina per un processo che ha fatto molto discutere per il suo epilogo.
''La buona notizia - commenta infine Legambiente - sta nel fatto che le Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato, intanto, hanno approvato senza modifiche il disegno di legge sugli eco-reati, ora pronto per l'approvazione definitiva in Senato entro la prossima settimana.
Una legge attesa da più di 20 anni che sta finalmente vedendo la luce''.