Disperazione a Teramo: scuola chiusa, appello del personale a Mattarella

30 Ottobre 2024   09:46  

Studenti senza sede e gravi disagi quotidiani. Il personale chiede aiuto al Presidente per garantire istruzione e sicurezza.

Il personale scolastico del Convitto "Melchiorre Delfico" e dell'Istituto d'Istruzione Superiore "Delfico-Montauti" di Teramo ha inviato una lettera al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, chiedendo un intervento urgente per ripristinare il diritto allo studio, alla sicurezza e al lavoro. La chiusura dell'edificio scolastico, avvenuta a seguito di un provvedimento della magistratura che ha ritenuto la struttura pericolante, ha creato disagi enormi per i 1300 studenti coinvolti.

Il sequestro dell'edificio, effettuato il 3 ottobre, è stato disposto dalla Procura di Teramo, successivamente confermato dal Tribunale in composizione collegiale. Questo nonostante precedenti perizie avessero giudicato la struttura idonea all'uso. Nella lettera si denuncia che, fino a oggi, non è stata proposta alcuna soluzione concreta per risolvere la situazione, creando incertezza e preoccupazione per il futuro scolastico degli alunni.

I problemi non riguardano solo la mancanza di aule, ma anche le difficoltà logistiche per gli studenti convittori, temporaneamente ospitati in una struttura alberghiera locale, con costi coperti solo per il primo mese. Inoltre, l'assenza di mense o la difficoltà di usufruirne nelle sedi provvisorie sta rendendo la gestione quotidiana dei pasti una sfida per le famiglie.

Gli alunni dei Licei Scientifico, Coreutico, Musicale, Classico ed Europeo devono affrontare orari ridotti per le lezioni pomeridiane, che si svolgono in sedi diverse, con tempi che non permettono di conciliare gli impegni scolastici con le attività extrascolastiche o con le terapie sanitarie di cui alcuni necessitano. A peggiorare la situazione c’è la difficoltà di accesso al trasporto pubblico, non adeguato a gestire i flussi di studenti nelle ore pomeridiane.

Particolare preoccupazione viene espressa per gli alunni con bisogni educativi speciali (Bes), per i quali il cambio di orari e modalità didattiche rappresenta un grave problema. La comunità scolastica sottolinea inoltre come il territorio di Teramo sia già stato duramente colpito dai precedenti eventi sismici che hanno devastato l'Abruzzo, tra cui il terremoto dell'Aquila nel 2009 e i terremoti di Amatrice e del centro Italia nel 2016 e 2017.

Il personale scolastico conclude la missiva con un appello affinché venga presa una decisione rapida per riaprire l'istituto, previa esecuzione delle necessarie verifiche tecniche. Viene auspicata una riapertura temporanea, seguita da una chiusura programmata per permettere i lavori di adeguamento sismico, con l'individuazione di spazi scolastici alternativi.

Per ora, la mancanza di soluzioni adeguate compromette gravemente il diritto allo studio e il diritto al lavoro di tutto il personale scolastico, mentre la comunità scolastica attende risposte dalle autorità competenti.


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