Ditte edili aquilane non pagate: è rivolta

03 Luglio 2010   10:31  

La ricostruzione leggera è ferma, perchè le ditte non sono pagate da mesi e ora a rischio sono
migliaia di posti di lavoro, nell'unico settore, quello dell'edilizia che doveva fare da volano nella disastrata economia del cratere sismico.
A seguire una nota congiunta di impeditore edili, che tengono a sottolineare non si sentono più rappresentati dalle associazioni di categoria, e che ieri si sono riuniti ieri all'Hotel Canadian, rpomettendo battaglia.

''La ricostruzione leggera è bloccata: se non si sbloccano i contributi diretti, tra due mesi avremo diecimila lavoratori del settore edile a spasso Siamo gli artefici della ricostruzione leggera. Stiamo facendo rientrare la gente nelle abitazioni nonostante tutte le difficoltà. Ma siamo arrivati, ormai, a una situazione insostenibile. Se non si sblocca l’erogazione dei contributi diretti per la riparazione delle case danneggiate dal terremoto qui si rischia il tracollo economico per migliaia di famiglie. Ci sono fatture bloccate da 7-8 mesi e quando si va al Comune a chiedere spiegazioni sui pagamenti ci si sente rispondere che, per ora, non se ne parla perché non ci sono i soldi.
A sentire la gente comune, noi saremmo quelli che si stanno facendo ricchi col terremoto. Ma la realtà è ben diversa. Se andrà avanti così, infatti, ciascuno di noi dovrà licenziare 4-5 persone. Si tratta di un problema generale, al quale va trovata presto una soluzione. Il meccanismo del finanziamento agevolato sembra essere partito, ma per il contributo diretto non si muove nulla. A questo punto le trattative le porteremo avanti da soli, visto che possiamo già contare su centinaia di adesioni. Se non ci pagano saremo costretti a fermarci. Così si bloccherà la ricostruzione''


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