Divieto di dare cibo ai cani, Riga: "Deciso con gli animalisti, non capisco chi è contrario"

26 Luglio 2013   11:04  

"Non comprendo la contrarietà e le rimostranze nei confronti dell’ordinanza che vieta la somministrazione di cibo ai cani di quartiere da parte di persone non autorizzate.

Intanto si tratta di un provvedimento concordato e concertato con le associazioni animaliste, che ne hanno ben compreso lo scopo e il significato.

La finalità della disposizione è infatti quella di tutelare gli animali, cui potrebbero essere somministrati cibi dannosi o scaduti. Altro elemento importante, anch’esso pienamente condiviso con le associazioni animaliste, è rappresentato dalla necessità di assicurare il decoro e l’igiene in città, tanto nelle zone centrali quanto in quelle periferiche".

Lo dichiara l'assessore comunlae Roberto Riga, in merito alle dichiarazioni uscite sulle stampa nei giorni scorsi del medico veterinario dei volontari di strada, Cristiana Graziani, che commentava il provvedimento firmato da Riga come "illeggitimo". Secondo la Graziani "Non vi è alcuna norma di legge che vieta di alimentare gli animali randagi nei luoghi in cui essi trovano rifugio". 

A rinforzo della tesi della Graziani, Enrico Perilli, consigliere comunale e presidente della commissione Ambiente ha sottolineato come "Nutrire e curare gli animali vaganti, non può considerarsi un illecito. Chiederò la revoca immediata revoca dell'ordinanza".

Uno strumento giuridico che secondo Perilli "non serve a donare decoro alla città. In realtà la Asl non ha fornito alcuna prova o studio comprovante l’affermazione  riportata dal vicesindaco rispetto all’assenza di igiene del suolo pubblico".

Secondo la Graziani l'ordinanza sarebbe "in contrasto sia con la normativa nazionale 281/91 che con quella regionale 86/99, che definisce le norme per il rispetto e la tutela degli animali randagi/vaganti, oltre che con il regolamento comunale n. 74 del 2002, tenacemente promosso dall’ex assessore al Randagismo Corrado Ruggeri".

"Per ciò che concerne i termini indicati e stabiliti dal Comune - spiega Riga- per le adozioni di cani di quartiere, saremo evidentemente disponibili a riaprirli attraverso ulteriori e successive disposizioni.

Allo stesso modo, in ogni caso, siamo pronti ad un confronto con associazioni e cittadinanza sul tema, che interessa a molti, raccogliendo proposte e suggerimenti e fornendo ogni opportuna spiegazione".

 

 


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