Domani è già qui

Per Anna, Francesco, Giuliana e quelli che verranno ...

05 Aprile 2011   02:28  

A due anni dal terremoto, quando già altri e più disastrosi terremoti  sono passati in varie parti del modo, noi ci ritroviamo qui a parlare e scrivere del “nostro” terremoto.
In quella terribile ed indimenticabile notte del 6 aprile in ventitrè secondi  abbiamo perso il nostro passato, reso incerto il presente e smarrita la via del futuro. Solo partendo da queste considerazioni ci sarebbe materiale per una lunga ed accorata riflessione, ma noi oggi nel giorno del ricordo vogliamo andare oltre, guardare avanti, ipotizzare un futuro, sebbene incerto, a chi nato dopo il sisma sara’ cittadino di una post-L’Aquila, una citta’ che dovra’ rinascere ma che non sara’ mai più come prima.
Non sara’ uguale passeggiare sotto i portici, bere un caffè all’Eden, andare al mercato in piazza Duomo, ammirare il panorama scendendo la scalinata di Costa Masciarelli, portare i bambini a giocare alla Villa Comunale, sbirciare dai vicoli del centro spicchi di storia, pezzi di umanita’, tutto cio’ e l’elenco potrebbe essere molto piu’ lungo, non sara’ piu’lo stesso perche’ il terremoto ci ha rubato spazio , tempo e “dote" ereditaria.
Una dote preziosa lasciataci dai nostri genitori, che si tramandava da generazioni, fatta di abitudini, costumi e luoghi che costituivano l’essenza della vita cittadina. Che cosa lasceremo ad Anna, Francesco, Giuliana, nati dopo il 6 aprile? Quale e come sara’ la citta’ che ricostruiremo per loro? Riusciremo  nell’intento che fu già dei nostri padri?
Non sara’ qui che pretendiamo dare una risposta a questi interrogativi ma una cosa è certa, non ci mancherà la forza  l’entusiamo, la voglia di ricostruire, di lottare affinche Anna e quelli che verranno possano conoscere la citta’ cosi’ come era e di sognarla cosi’ come vorremmo che sia perche' "domani è già qui"
Gianfranco Di Giacomantonio                   


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