Domani sera il chiostro di San Domenico torna a vivere

Concerto ad ingresso libero

03 Agosto 2010   11:26  

Il quattrocentesco Chiostro di S. Domenico all'Aquila, uno dei piu' bei complessi architettonici e monumentali della Citta', torna a vivere domani sera mercoledi' 4 agosto accogliendo per la prima volta il pubblico in occasione di un concerto con l'Orchestra Sinfonica Abruzzese diretta da Marcello Bufalini alle ore 20.45 a ingresso libero organizzato nell'ambito del Festival "Pietre che cantano" per celebrare l'arte aquilana e reclamare il recupero del patrimonio artistico del territorio come una delle azioni prioritarie. Risuoneranno cosi' le note della Settima Sinfonia di Beethoven e del primo Concerto per violoncello e orchestra di Saint-Saens, eseguito dal giovane violoncellista tedesco Leonard Elschenbroich.

E' un'iniziativa, questa - spiega una nota - che guadagna alla citta' ferita dal sisma uno spazio dalla forte valenza identitaria. La conferma giunge dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che nel comunicare le motivazioni della sua personale adesione alla XI edizione del Festival "Pietre che cantano", ne riconosce "il meritorio impegno profuso nel riaffermare il valore del patrimonio artistico e monumentale del territorio aquilano e nel promuoverne la riscoperta". Il Chiostro di S. Domenico e' l'unico complesso architettonico del centro storico rimasto indenne dopo il terremoto del 2009 grazie a un restauro fatto a regola d'arte che ha restituito lo spazio in tutta la magnifica originaria purezza delle sue linee.

Il chiostro, cosi' come appare oggi, e' il ripristino di quello che fu costruito dopo il sisma del 1461, come ampliamento del complesso monastico di S. Domenico, il cui nucleo originario, coevo dell'epoca della fondazione dell'Aquila (1254), fu da Carlo II d'Angio' abbellito e ingrandito con un progetto di grande pregio. Il chiostro come era stato riedificato alla fine del Quattrocento resistette bene al sisma del 1703 ma chiuso il convento per l'editto murattiano, venne trasformato successivamente, dal 1809 e fino al 1994, in carcere. Anche nel chiostro e nel porticato vennero costruite celle penitenziarie, per cui tutta la struttura ne fu completamente stravolta. Il recente restauro condotto dal Ministero degli Interni- Provveditorato alle Opere Pubbliche tra il 2004 e il 2009, dopo circa dieci anni di studi e progetti, ha recuperato il complesso conventuale e il chiostro con un intervento condotto con modernissime tecnologie e materiali che li hanno perfettamente preservati dagli effetti dell'ultimo sisma del 2009. Un intervento che testimonia come anche per una Citta' di luoghi d'arte e storia, come e' L'Aquila, situata in zona sismica, c'e' un futuro che non recida le profonde radici della sua Storia. Attualmente il complesso e' di proprieta' del Demanio, e ed e' sede della Corte dei conti e dell'Avvocatura di Stato.


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