Dopo il voto di domenica 26 maggio, quando 16 milioni di italiani sono stati chiamati alle urne per eleggere sindaci e consiglieri - interessando 3.843 comuni, in concomitanza con le elezioni Europee e le Regionali in Piemonte - in diversi comuni italiani nessun candidato sindaco ha raggiunto la maggioranza richiesta per essere eletto al primo turno: ci sarà dunque bisogno di una seconda tornata elettorale, prevista per domenica 9 giugno.
Sono 136 i comuni interessati, tra cui 15 capoluoghi di provincia (Potenza, Avellino, Ferrara, Forlì, Reggio nell'Emilia, Cremona, Ascoli Piceno, Campobasso, Biella, Verbania, Vercelli, Foggia, Livorno, Prato, Rovigo).
Nei comuni della Sardegna, tra cui Cagliari e Sassari, le elezioni comunali si terranno il 16 giugno. Un eventuale ballottaggio, quindi, sarebbe previsto per il 30 dello stesso mese.
Come si legge sul sito del ministero dell'Interno, sulla scheda per il ballottaggio sono presenti solamente i nomi dei due avversari, insieme ai simboli delle liste da cui vengono supportati. Per votare bisogna unicamente porre una croce sul nome del candidato scelto. E' comunque possibile votare anche per una lista: in questo caso, tuttavia, la preferenza va esclusivamente al candidato collegato ad essa.
I ballottaggi si svolgono solitamente a distanza di due settimane dal primo voto. Tra la prima e la seconda tornata elettorale, le liste che sono rimaste escluse dalla competizione, e che quindi non hanno candidati al secondo turno, possono decidere di stringere delle alleanze - chiamate apparentamenti - e supportare un nuovo candidato. L'accordo, sottoscritto da entrambe le liste, deve essere comunicato non oltre una settimana dalla prima tornata di voto.