Nella puntata 85 di MAGAZINE 99 la prima edizione dell l'agnus dei delle imprese che a partire da quest'anno il premia artigiani imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro capacità di competere e innovare, mantenendo alta la qualità del prodotto. A seguire le iniziative della Casa della Pace e dell'Arci dedicate a Don Lorenzo Milani, il parroco di Barbiana maestro degli utimi e promotore dell'obiezione di coscienza al servizio militare.
AGNUS DEI DELLE IMPRESE
di Filippo Tronca
L' Agnus dei è l'immagine
biblica del sacrificio e della redenzione, nel '500 fu il simbolo
della magnifica arte della Lana. Nella versione dello sgargiante
tondo Della Robbia è il simbolo della
Confartigianato dell'Aquila. Inciso su una medaglia d'oro l'agnus dei
è a partire da quest'anno il premio che viene conferito ad
imprenditori che si sono particolarmente distinti per la loro
capacità di competere e innovare, mantenendo alta la qualità
del prodotto.Cinque commercianti, cinque artigiani
cinque industriali, che rappresentano la vitalità di un
settore che in provincia dell'Aquila conta 4.477 imprese ed oltre
7200 addetti. Riconoscimento anche al presidente della Cassa di
risparmio Antonio Battaglia. Vulcanico demiurgo dell'Agnus dei
delle imprese il presidente di Confartigianato Luigi Lombardo.
La splendida giornata è state anche l'occasione di riflettere
sulle prospettive e le problematiche del settore.
Meritano di essere citati tutti i
premiati: la professoressa Dora Arduini, per aver formato
generazioni di studenti della Scuola d’Arte Aquilana e fato
conoscere l’antica e nobile arte della rameria. Ezio Baronio,
per aver costituito, in età assai giovanile, un’azienda di
installazione d’impianti elettrici, in una zona dell’Abruzzo
aquilano con scarsa vocazione imprenditoriale. Ivenza Baruffa, donna che
gestire con rare doti imprenditoriali, un’azienda di autotrasporti.
Antonio Battaglia, presidente della
cassa di risparmio del'Aquila, per
i finanziamenti a tasso agevolato che il suo istituto di credito
eroga alle imprese artigiane. Claudio Antonelli, per aver
costituito un’azienda artigiana leader nel settore della produzione
della pasta fresca alimentare, utilizzando una filiera di prodotti di
alta qualità ed innovandone continuamente la produzione. Proseguiamo la carrellata: Enrico
Donati merita l'Agnus dei per esser riuscito con la sua azienda
edile a conquistare il mercato romano, Enzo Imprescia, che
nel solco della tradizione orafa abruzzese ha creato gioielli unici
ed irripetibili. Giulia Marini,, settore sartoria in stile,
grande sostenitrice del consorzio Coperfidi Abruzzo. Il consulente
finanziario Domenico Macera, che ha diffuso l’idea della
mutualità fra gli artigiani ed i commercianti, Giuseppe
Taffo e Antonio Rainaldi, per aver dato vita ad un importante
società artigiana nel settore della lavorazione del marmo e
della pietra. Carlo Taddei, per aver creato, partendo da
un’impresa artigiana impegnata nella sub-fornitura industriale, il
ragguardevole gruppo industriale Edimo. Ha ritirato il premio il
figlio Danilo Taddei. Infine sono stati insigniti con l'agnus
dei Annamaria Bonanni, per la vitalità della sua
antica azienda artigiana, che produce torrone tenero al cioccolato,
Tahmasebi Feriduon, commerciante di articoli orientali e di
antiquariato, Massimo Trippitelli, per aver salvaguardato, con
la propria attività, l’esistenza di uno dei più
antichi forni aquilani, Benedetto Zappa, per aver dato vita,
negli anni del dopoguerra, ad un’azienda artigiana nel settore
delle costruzione edili. Concludiamo l'elenco dei premiati con
Antonio De Santis, artigiano del cuoio, la cui bottega è
in città un istituzione ma ancor prima un luogo dell'anima. Con l'Opra in man cantando, è
questo il titolo del bel volume di Luigi Lombardo, presentato
proprio in occasione della giornata dell'Agnus dei: uno scrigno con
dentro parole ed immagini che raccontano l'immensa ricchezza
dell'artigianato abruzzese, che non è solo un indice economico
che gonfia il Pil, ma ancor prima la storia di popoli, individui e
delle loro mani, capaci di plasmare la materia per partorire forme
che arricchiscono di bellezza e significato il mondo. Segrete assonanze ha il vero
artigianato con la musica e e la gioia del cantare. Lo hanno
ricordato nella sala Giovanni Paolo II, la straordinaria ed antica
voce de tenore aquilano Clemente Franciosi, il debutto dell'
'Orchestra giovanile da camera della Confartigianato diretta da
Stefano Fonzi, il popolarissimo comico N'Duccio, che
ha chiuso la kermesse, sottolineando con la sua trascinante simpatia,
che un vero artigiano ha sempre il sorriso che illumina il volto. Ed
è questo che distingue il suo lavoro da quelli che ben poco
commercio hanno con la passione e la creatività.
DON LORENZO TORNA A SCUOLA
di Filippo Tronca
Correva
l'anno 1954 don Lorenzo Milani arrivò a Barbiana, minuscolo
paese del Mugello, confinato lì dalle autorità
ecclesiastiche. Era un prete scomodo perchè professava
l'obiezione di coscienza alla leva militare, a quei tempi
obbligatoria. A Barbiana Don Milani aprì una scuola
rivoluzionando il metodo d'insegnamento e l'idea di stessa di scuola,
per renderla a misura delle esigenze e dei sogni dei suoi poverissimi
alunni figli di contadini. Aveva una consapevolezza Don Milani:
occorre restituire le parole ai poveri per far valere i loro diritti,
la libertà ai giovani per farli pensare con la loro testa.
L’obbedienza cieca, Per Don Milani, non è una virtù,
ma la più subdola delle tentazioni, un modo per non ritenersi
responsabili, anche quando per obbedire ad ordine si si uccide un
altro uomo. A quarant'anni dalla morte di Don Milani i suoi testamenti
spirituali “Lettera ad una professoressa”, Lettera ai giudici,
“Lettera ai cappellani militari", sono stati proposti, in una
libera interpretazione teatrale a cura del Centro di resistenza
culturale Il Trebbo, all' Istituto tecnico geometri e all'aula magna
dell'Università a L'Aquila,
alla sala Sala Spirito santo ad Avezzano,
all'Auditorium Annunziata a Sulmona. L'iniziativa è della Casa della
Pace della Provincia dell'Aquila e dell'Arci servizio Civile.
In Lettera ad una professoressa, scriveva Pasolini, c'è anche una straordinaria riflessione sulla poesia, che nasce dall'indignazione e dalla rabbia e attraverso una metamorfosi interiore si trasforma in amore. Per troppi ragazzi questo processo si blocca oggi davanti ad uno schermo, nella distruzione seriale di avatar e mostriciattoli nel corso dei video games. La parola, quella parola che per Don Milani era la leva per trasformare il mondo, si contrae fino a scomparire negli acronimi inviati freneticamente via sms. Importante dunque proporre ai giovani e dentro le scuole, momenti di teatro che alla fiction contrappongono una finzione che è una realtà più profonda e vera.
Scriveva Don Milani: "Se voi avete diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni son la mia Patria, gli altri i miei stranieri.” Le giornate aquilane dedicate al parroco di Barbiana sono state l'occasione, per l'Arci, di promuovere ancora una volta attraverso il teatro, il servizio civile, ovvero l'obiezione di coscienza che porta a servire la Patria in modo non violento, in un esperienza alternativa al servizio militare.