Donati 5 climatizzatori al reparto di Nefrologia/Dialisi dell'ospedale di Pescara

24 Giugno 2015   15:57  

 Da ieri l'Unita' Operativa Complessa di Nefrologia/Dialisi dell'ospedale di Pescara e' completamente climatizzata.

Questo risultato e' stato possibile grazie alla donazione di cinque climatizzatori da parte delle associazioni Aned (Associazione nazionale emodializzati), Asnei (Associazione abruzzese studio nefropatie) e dal Gruppo Esperienza Angelini Fater.

All'iniziativa ha partecipato anche la compagnia "Palcoscenico 95 " di Pescara, che ha realizzato uno spettacolo teatrale per raccogliere i fondi destinati all'acquisto dei condizionatori.

I dettagli sono stati forniti, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, da Claudio D'Amario, direttore generale Asl di Pescara; Antonio Ciofani, direttore Unita' Operativa Nefrologia e Dialisi del presidio ospedaliero di Pescara; Lucia Romandini, direttore sanitario; Valentina Di Romano, della segreteria regionale dell'Associazione Nazionale Emodializzati. L'Unita' nefrodialitica dell'ospedale pescarese e' la piu' grande a livello regionale per numero di utenti ed apparecchiature.

Inoltre, e' l'unica in grado di eseguire tutte le prestazioni nefrologiche e dialitiche diagnostiche e terapeutiche anche invasive e chirurgiche nel suo interno e ad avere attivato il terzo turno notturno di terapia dialitica cronica.

Per quanto riguarda le prestazioni specialistiche, si contano circa 24mila trattamenti dialitici e 250/300 ricoveri l'anno. I pazienti in dialisi cronica sono circa 180 a cui si aggiungono i circa 70 trapiantati renali monitorati con controlli periodici.

"Questo e' un ospedale - ha detto D'Amario - costruito da quasi 30 anni e, quindi, stiamo lavorando per la reingegnerizzazione. Questa procedura - ha proseguito - richiede ovviamente tempi molto lunghi e, pertanto, le iniziative che consentono di migliorare la qualita' degli ambienti sono importanti per i pazienti e anche per chi lavora all'interno delle strutture ospedaliere".

D'Amario e Romandini hanno poi evidenziato che la Asl punta anche a potenziare i servizi a livello territoriale. Da parte sua, Ciofani ha evidenziato che "per certe discipline impegnative con malati gravi e con piu' organi compromessi, la climatizzazione della degenza puo' essere considerata parte integrante della terapia".


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