Donna di potere, (ex) Presidente senza cuore

Stefania Pezzopane assessore

02 Luglio 2010   16:23  

Stefania Pezzopane è stata nominata assessore comunale: una storia nota da tempo, che già noi per primi avevamo anticipato da questo blog.

Avevamo indiscrezioni al riguardo, tuttavia, dico la verità, non credevo che Stafania Pezzopane si sarebbe "abbassata" ( si passi la battuta:) a fare l'assessore comunale, considerato che sino a qualche mese fa amava definirsi "la presidente più amata dagli italiani" ( ci fosse stato ancora Scavolini come sponsor del rugby, magari si proponeva anche nello spot al posto della Cuccarini).

Pensavo saltasse il giro per una volta...ma mi sbagliavo: come diceva Andreotti, "il potere logora chi non ce l'ha". E Stefania, di mestiere, sta al potere.

Dalle 3 e 33 del 6 aprile la Pezzopane già sparava insulti al governo Berlusconi, interessata ad un solo obiettivo: rivincere le elezioni provinciali.
Arriva la campagna elettorale di primavera: la grossa presentosa al collo viene rimpiazzata con il rosone di Collemaggio, l'immagine sui manifesti ritoccata da paura ( altro che Silvio!), la campagna elettorale impostata sul campanilismo di bassa lega ( sembrava di essere allo stadio a fare "chi non salta è marsicano").

Il giro della stampa amica progressista la catapulta dalla Gruber a La7, il G8 voluto da Berlusconi le permette perfino di apparire in foto con Obama con tanto di copertina di un libro scritto da lei in fretta e furia.
Credo che mai un politico nella storia della nostra città abbia investito in maniera tanto ostentatamente "narcisista" sulla propria immagine.

Sappiamo tutti come è andata a finire: Del Corvo vittoria secca al primo turno.

Ma come nei libri di Orwell, la realtà viene mistificata a L'Aquila: Stefania Pezzopane non è colei che ha perso, ma diviene "colei che a L'Aquila città ha vinto", e nemmeno si definisce capogruppo della minoranza, ma preferisce l'appellativo di "Vice Presidente" del Consiglio Provinciale, tanto per non perdere l'abitudine a farsi chiamare (semi)"Presidente".

Si chiacchiera di candidatura al parlamento, ma il 2013 è ancora lontano, ed il dopo Berlusconi è imprevedibile: meglio l'uovo oggi che la gallina domani, si sarà detto l'ex presidentessa.

Con 12 deleghe conferitegli, Stefania Pezzopane pesa mezza giunta da sola; e per avere sotto controllo totale l'ente, si è portata dietro anche l'ex direttore generale (che è bravo) della Provincia Di Pangrazio, epurato dal centrodestra.

Di Pangrazio-Pezzopane è il nuovo ticket del potere comunale; le dimissioni dell'assessore Masciocco hanno pure tolto l'imbarazzo per liberare un posto.

Per Cialente si pone ora un problema politico di fondo: lui è vicecommissario ed "alleato" del commmissario regionale Chiodi ( e non potrebbe essere altrimenti), mentre Stefania Pezzopane attacca "senza se e senza ma" il Governo di Roma e la Regione ( è questa la sua vera delega).

Cialente di fatto si è auto-commissariato da sindaco. Paradossalmente, in termini politici, ora è solo vicecommissario.

La "nostra", tra le dodici ( diconsi dodici !) deleghe ha perfino la delega ai rapporti con i comitati, ma per un motivo semplice: tra due anni i comitati votano... E voteranno per lei a candidato sindaco, con tanto di liste a sostegno.

E così dal 1995 Stefania Pezzopane continua a stare ininterrottamente al potere apicale di questa città: 9 anni in regione, 6 in provincia, ora al comune. Comanda pure quando perde.

Il quotidiano il Centro ha scritto qualche giorno fa "la città ha bisogno di Stefania"; ma lei, in realtà, c'è sempre stata a comandare in città.

Il suo slogan alle provinciali era "donna si stato, presidente di cuore": di sicuro ha a cuore il potere.

Vincenzo Calvisi
vincenzo.calvisi@libero.it

 


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