Dopo 200 anni di nuovo i grifoni sul Gran Sasso

02 Agosto 2006   21:27  
Dopo circa 200 anni i grifoni tornano a sorvolare i cieli abruzzesi, nel versante occidentale aquilano del Gran Sasso d´Italia. Ad osservare il maestoso volo degli avvoltoi, il personale del C.t.a. del Corpo Forestale dello Stato e del Parco nazionale del Gran Sasso-Monti della Laga. Ventotto sono stati gli esemplari avvistati e si stavano nutrendo delle carcasse di due bovini, morti per cause naturali. L´avvenimento riveste una grande importanza poichè gli avvoltoi sono un tassello importante nell´ecosistema dell´area protetta: svolgono, infatti, il ruolo di "spazzini della natura", ovvero di naturali decompositori di carcasse e carogne, che garantiscono con la loro presenza la chiusura del ciclo biologico della vita. Così Walter Mazzitti, presidente del Parco, ha commentato la notizia: "E´ un fatto importante che premia l´impegno dell´Ente nella salvaguardia e nella tutela dell´ambiente e che allo stesso tempo conferma lo stato di buona salute di cui gode l´area protetta e che si traduce, in controtendenza con quanto accade nel resto del mondo, in un aumento di biodiversita´ naturale. E´ dunque un´altra buona notizia, che si aggiunge ad altre riguardanti specie vegetali ed animali ritenute estinte solo venti anni fa, come la Vipera dell´Orsini o l´Adonis Vernalis e, più recentemente, la certezza del ritorno dell´Orso Bruno nei nostri boschi e i dati sul sensibile incremento della popolazione di camoscio". L´Ente Parco ha espresso particolare soddisfazione per questo risultato: un nuovo prezioso tassello aggiunto alla ricomposizione degli ecosistemi naturali che non mancherà di portare nuove attrattive e valori all´area protetta, non solo per gli appassionati di birdwatching, ma anche per i turisti e i visitatori più coinvolti nelle tematiche ambientali e naturalistiche. Patrizia Santangelo

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