Dotti, tecnici e sapienti: ecco la task-force della ricostruzione

26 Luglio 2010   17:15  

''I soldi ci sono ora servono le idee e le alte professionalità  a disposizione dei sindaci e della Struttura tecnica per l'opera di ricostruzione''. Così il commissario Gianni Chiodi presenta la task-force di esperti che avrà' l'incarico di guidare la ricostruzione, ovvero Vittorio Magnano Lampugnani, urbanista, Cesare Trevisani, vicepresidente per le Infrastrutture di Confindustria, il professor Paolo Leon, economista, Aldo Bonomi, sociologo e dirigente dell'Istituto di ricerca Aster. che oggi sono stati i protagonisti di una conferenza stampa al ridotto del teatro comunale.
Qualche polemica e tensione allorché molti cittadini privi di invito e desiderosi di partecipare alla conferenza stampa sono stati fermati per qualche minuto da agenti in tenuta anti-sommossa. Un episodio che ha irritato non poco anche il vice-commissario Massimo Cialente, memore del giornataccia di Roma.
Per l'assemblea cittadina ben vengano esperti a dare una mano, ma punto fermo è che le decisioni sulla città dell'Aquila vanno prese coinvolgendo prima di tutto gli aquilani.
FT

Nel servizio interviste a Paolo Leon, Vittorio Magnano Lampugnani, Cesare Trevisani, Aldo Bonomi.

COMUNICATO STAMPA SGE

Chiodi: strategia condivisa e ottimismo per la ricostruzione

È stato appena presentato in conferenza stampa dal Commissario Delegato Gianni Chiodi il team di lavoro che rafforzerà le competenze della Struttura Tecnica di Missione composto da Aldo Bonomi, Cesare Trevisani, Paolo Leon e Vittorio Magnago Lampugnani a cui si aggiungeranno nel mese di settembre Alvaro Sisa e Giuseppe De Rita. “Abbiamo ricevuto dal territorio, dai Sindaci e dalla cittadinanza, la sollecitazione a coinvolgere professionalità in vari campi; abbiamo scelto il massimo delle competenze nazionali”, ha dichiarato il Commissario delegato, Gianni Chiodi. “Il Governo, attraverso la struttura commissariale, mette a disposizione i migliori esperti per affiancare i Sindaci; l’obiettivo è fare dell’Aquila un modello di ricostruzione” ha continuato il Commissario. Oggi, dunque, inizia un percorso di confronto, di condivisione e di lavoro di altissimo livello per una visione che non guardi solo all’immediato ma che delinei strategie di medio- lungo periodo. Il Commissario ha confermato la disponibilità di cassa di un miliardo di euro per la ricostruzione  e una dotazione per le obbligazioni contratte durante il periodo di emergenza. Inoltre, si sta lavorando per rimuovere le situazioni di criticità per i Comuni  e per stimolare, coadiuvare e sollecitare gli enti locali. “La linea guida è il rispetto per quello che c’era, occorre salvaguardare le grandi opere e i monumenti artistici presenti in città e in tutti i borghi del territorio” ha dichiarato Vittorio M. Lampugnani. “Occorre realizzare un progetto di marketing territoriale volto allo sviluppo locale” ha aggiunto Cesare Trevisani, mentre Aldo Bonomi ha concluso sottolineando che il radicamento e l’identità territoriale portano ad un vantaggio competitivo per lo sviluppo indispensabile per la ripresa economica. “Il mio ruolo sarà quello di affiancare i sindaci e i cittadini perché sono convinto che i processi complessi si risolvano non comandando ma accompagnando”.

L’Aquila 2020 e poi? Quali saranno i punti di forza per la ricostruzione? Nei prossimi anni il successo della ripresa sarà decisivo anche per le sorti della Regione.” Ha dichiarato il Commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi all’inizio del convegno ancora in corso al ridotto del teatro comunale dell’Aquila. L’obiettivo è raggiungere una strategia, una pianificazione e procedere con le scelte condivise. Occorre stilare programmi di marketing territoriale. Questi sono i punti forti per la ripresa economica analizzati oggi durante l’incontro. “Il nostro compito è quello di stilare le linee guida per avviare un processo d’intesa”, ha concluso Chiodi. Per il Vicecommissario Cialente non si può fare una ricostruzione se non c’è partecipazione di tutti, occorrono leggi e finanziamenti certi, oltre a tasse di scopo. “Abbiamo il dovere di ricostruire la città del futuro” ha sottolineato il Vicecommissario Cialente. Inoltre per il sociologo Aldo Bonomi “il territorio va pensato in grande, ma la ricostruzione deve rivolgere l’attenzione anche ai soggetti più piccoli, ai microspazi, alle botteghe, ai negozi. Il territorio deve porsi il problema del cosiddetto capitalismo monecolare: artigiani, piccole imprese. Occorre tenere assieme interessi e passione per la propria identità e ricostruire pensando all’economia del domani. E’ importante creare coesione sociale nelle differenze” ha concluso Bonomi.


COMUNICATO STAMPA ASSEMBLEA CITTADINA

Il futuro del Territorio presentato in uno spazio Ridotto

Lunedi 26 luglio il Presidente Chiodi e la Struttura tecnica di missione organizzano l’incontro “L’Aquila 2020, poi?” con la presenza del pool di esperti designati per il processo di ricostruzione.
Si partirà dalle "Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione del territorio", un documento ufficiale pubblicato il 20 luglio di oltre cento pagine che disegna i futuri assetti economici, sociali e urbanistici dei comuni del cratere.
Nel documento si prospetta come saranno le nostre città, le nostre case, i nostri lavori, i nostri spostamenti e le vite dei nostri figli.
Ci si sarebbe aspettati che, dopo mesi di attesa, un documento strategico per il futuro fosse stato presentato in un luogo adatto a favorire la massima partecipazione di tutti i cittadini. Invece per l’evento si è scelto il Ridotto del Teatro Comunale, il cui stesso nome indica il limitato numero di posti disponibili. Crediamo che, vista la bella stagione, sarebbe stato opportuno scegliere un luogo all’aperto per supportare tutte le richieste di partecipazione all’iniziativa.
Riteniamo inoltre che la metodologia con cui si è proceduto alla stesura delle linee guida di indirizzo strategico sia inaccettabile, figlia di vecchie logiche verticistiche che non hanno mai portato risultati positivi e che anzi nel nostro territorio hanno prodotto nei mesi scorsi errori macroscopici difficilmente recuperabili oltre alla formazione di consorterie affaristiche.
Sono stati infatti consultati solamente i Sindaci ignorando completamente il ricco dibattito che si è sviluppato in questo ultimo anno fatto di proposte, incontri, convegni a cui hanno partecipato una quantità straordinaria di cittadini ognuno con le proprie capacità, professionalità e idee.
Eppure le esperienze dei passati terremoti qualcosa dovrebbe pure insegnare. Le storie delle “ricostruzioni che non finiscono mai” hanno in comune, oltre all'insipienza e spesso alla criminalità dei poteri politici ed economici, anche, sempre e comunque, l'esclusione delle persone dalle decisioni sul loro futuro.
Le storie col finale lieto o perlomeno aperto, sono, invece, quelle dove le persone hanno potuto e saputo prendere parte. Gli abitanti hanno avuto parola, pensiero e immaginazione sull'abitare. Gli studenti sull'educare, i lavoratori sul lavorare, i pazienti sul curare, i cittadini e le cittadine sulle città.
Dalla segreteria del Presidente Chiodi è arrivato l’invito all’Assemblea cittadina di indicare due sole persone abilitate ad assistere alla presentazione senza possibilità di intervento.
Sono mesi che chiediamo al Commissario e alla STM di regolamentare la partecipazione dei cittadini alle scelte sulla ricostruzione. Questa è stata la risposta: due persone senza diritto di intervento.
Abbiamo allora deciso di esserci tutti il 26 luglio al Ridotto e invitiamo tutti i cittadini a cui interessa il proprio futuro a essere presenti, a pretendere di essere ascoltati in quella sede.
Nessuno può pensare di ricostruire un territorio senza i propri abitanti. Produrrebbe risultati disastrosi. E questo non lo permetteremo mai.


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