L'Idv propone tre soluzioni per risolvere in maniera definitiva il problema del dragaggio del porto di Pescara. Nello specifico secondo il consigliere regionale dell'Italia dei valori, Carlo Costantini, bisogna bonificare il fiume Pescara e considerare il dragaggio come un'attivita' di ordinaria manutenzione assicurando nei bilanci degli enti pubblici le risorse necessarie 'altrimenti - ha detto Costantini - si continuera' con le improvvisazioni che hanno determinato l'attuale situazione' .
Il consigliere dell'Ivd ha sottolineato che il fiume 'e' una sorta di fogna a cielo aperto.
Questa situazione e' la prima vera, grande causa dell' emergenza dragaggio, perche' - ha spiegato- l'impossibilita' di riversare in mare il materiale dragato, a causa dei suoi elevatissimi livelli di inquinamento e la necessita' di smaltirlo in appositi impianti, aumenta di venti volte il costo dell'attivita' di dragaggio, rendendo l'attivita' straordinariamente piu' lenta e complessa'. Infine Costantini chiede al Governo di farsi carico non solo dei fondi necessari per superare l'emergenza ma anche di quelli necessari per rimuovere o ridurre, attraverso i necessari interventi strutturali, l'impatto negativo della diga foranea.
Secondo l'Italia dei valori per la realizzazione a Pescara del Parco Pineta Nord bisogna attuare quanto previsto dal Piano regolatore, vale a dire, l'esproprio, e non ricorrere all'accordo di programma. Per il consigliere regionale dell'Idv Carlo Costantini'la possibilita' di un accordo di programma apre le porte a soluzioni che riporterebbero il Comune in condizioni ancora piu' svantaggiose rispetto a quelle gia' previste prima dell'approvazione della variante delle invarianti.
L'attuazione del prg - ha proseguito - e la fine della cultura delle deroghe ad personam non e' la risposta alla sola questione del Parco Pineta nord ma anche allo scempio consumatosi negli ultimi anni in una citta' che oggi non dispone piu' di spazi liberi e che, se vuole sopravvivere, deve difendere a tutti i costi i pochi ancora disponibili.
Il Piano regolatore - ha aggiunto - e' stato costruito ma poi e' stato smontato pezzo per pezzo ed e' servito a bloccare le proprieta' di tanti per sbloccare quelle di pochi. Se il prg non va bene lo si cambia, altrimenti le regole devono valere per tutti'. Inoltre il consigliere dell'Idv bisogna evitare il consumo di nuovo territorio per la cementificazione e procedere invece con la riqualificazione dell'esistente.