Scontri in Consiglio Regionale: Marsilio denuncia violenze e attacca i manifestanti, "Teppa Rossa"

04 Aprile 2025   11:07  

Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, critica duramente i manifestanti accusandoli di atti violenti contro i dipendenti del Consiglio regionale durante la protesta sull'aumento dell'addizionale IRPEF.

Nella giornata del 3 aprile 2025, il Consiglio regionale dell'Abruzzo è stato teatro di tensioni e scontri in seguito alla discussione sull'aumento dell'addizionale IRPEF destinata a coprire il debito sanitario. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha espresso solidarietà ai dipendenti del Consiglio che, a suo dire, hanno subito "attacchi verbali, fisici e morali" da parte di manifestanti, definendoli "teppa rossa" e accusandoli di aver trasformato l'aula in un "bivacco di manipoli".

Le proteste sono scaturite dalla decisione della maggioranza di centrodestra di aumentare l'aliquota IRPEF per far fronte al deficit sanitario regionale. In particolare, l'aliquota per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro è stata fissata al 2,87%, mentre per i redditi superiori ai 50.000 euro rimane al 3,33%. Questa misura mira a garantire un gettito di circa 40 milioni di euro, leggermente inferiore ai 44,7 milioni inizialmente previsti, ma comunque ritenuto sufficiente per soddisfare le esigenze finanziarie della sanità regionale.

Durante la seduta, le opposizioni e alcuni sindacati hanno occupato l'aula consiliare, esponendo bandiere e intonando canti come "Bella ciao" in segno di protesta contro l'aumento delle tasse. Marsilio ha criticato duramente queste azioni, sottolineando che "a parti inverse noi saremmo già in galera" e annunciando che "qualcuno dovrà pagare, davanti a tribunali", facendo riferimento alle riprese delle telecamere che avrebbero documentato le presunte violenze nei confronti dei dipendenti.

Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia, il senatore Etelwardo Sigismondi, ha definito l'occupazione dell'aula un "assalto in stile squadrismo rosso", evidenziando che l'ingresso è stato forzato e il personale di sicurezza spintonato. Anche il capogruppo della Lega, Vincenzo D'Incecco, ha condannato l'episodio, ricordando che "le occupazioni le facevo quando andava a scuola", ma che in ambito istituzionale esistono altri modi per esprimere il dissenso.

D'altro canto, le opposizioni hanno giustificato la loro protesta come una difesa dei diritti dei cittadini abruzzesi, ritenendo l'aumento dell'IRPEF una misura ingiusta che penalizza le fasce più deboli della popolazione. Luciano D'Amico, portavoce del Patto per l'Abruzzo, ha sottolineato la necessità di un confronto più ampio e inclusivo sulle politiche fiscali regionali.

La seduta si è conclusa con l'approvazione dell'aumento dell'addizionale IRPEF, nonostante le proteste e le tensioni. Resta da vedere quali saranno le conseguenze legali annunciate da Marsilio e come evolverà il dibattito politico in Abruzzo su questo delicato tema fiscale.


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