Sequestrata un'area di 8.000 mq a Spoltore con rifiuti speciali pericolosi, tra cui materiali edili e plastici, abbandonati illegalmente vicino al fiume.
Una vasta discarica abusiva è stata individuata e sequestrata nel comune di Spoltore, lungo le sponde del fiume Pescara. L'area, estesa su circa 8.000 metri quadrati, era adibita allo smaltimento illecito di rifiuti speciali, tra cui materiali plastici, bituminosi, scarti edili, blocchi di calcestruzzo, pezzi d'asfalto, laterizi e rottami vari.
Le indagini, condotte dalla Guardia Costiera di Pescara, hanno portato alla denuncia di due persone, tra cui il coniuge della proprietaria dei terreni, accusati di violazione alle norme del Testo unico ambientale. I materiali abbandonati provenivano in parte da un'attività di produzione di conglomerati cementizi cessata e in parte da altri cantieri.
L'operazione rientra in un più ampio programma di tutela ambientale volto a contrastare lo smaltimento illegale di rifiuti nei corsi d'acqua e nell'ecosistema marino e costiero dell'Abruzzo. Lo sversamento illegale di prodotti inquinanti nei corsi d'acqua rappresenta un grave pericolo non solo per gli ecosistemi fluviali e marini, ma anche per le attività agricole e zootecniche dei territori circostanti e quindi per la salute umana.
Le autorità competenti, tra cui l'Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente (ARTA), sono state informate per procedere alla campionatura dei rifiuti rinvenuti e alla successiva bonifica del sito sequestrato, che sarà effettuata a carico dei trasgressori.
Questo episodio si aggiunge a una serie di interventi simili nella regione, evidenziando la necessità di un monitoraggio costante e di misure preventive efficaci per proteggere l'ambiente e la salute pubblica.