Dragaggio porto canale: nuovo vertice Roma e polemiche comunali

08 Giugno 2011   14:12  

Un nuovo vertice oggi sull’emergenza dragaggio del porto canale di Pescara. L'incontro si tiene a Roma, presso la sede della Protezione civile, e a coordinare l’incontro sarà il Capo del Dipartimento Franco Gabrielli .

"Al Prefetto Gabrielli - spiega il sindaco luigi Albore Mascia - chiederemo di supportare l’azione del Ministero dell’Ambiente nel garantire l’assoluta accelerazione delle procedure fissate già nell’incontro di lunedì , ossia l’individuazione esatta della quantità del materiale da dragare attraverso la ripetizione di campionamenti che l’Arta si è impegnata a restituire entro sette giorni, ossia entro il prossimo 14 giugno, quando è già stato convocato un nuovo Tavolo in Prefettura. E solo quelle analisi potranno aprire la prospettiva di un possibile sversamento in mare di quello stesso materiale, se risulterà compatibile con le cave sottomarine esistenti”.

All’incontro, oltre al sindaco Albore Mascia, “sono stati invitati anche il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta e il Ministero dell’Ambiente nella persona del sottosegretario onorevole Giampiero Catone che si sta occupando personalmente del ‘caso’ Pescara – ha sottolineato il sindaco Albore Mascia -, poi il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, con la Direzione regionale Protezione civile e Trasporti e mobilità, il dottor Italo Volpe del Ministero dell’Economia e delle Finanze Ufficio legislativo e Finanze, il Provveditorato interregionale alle opere pubbliche nella persona del dirigente Fabio Riva, il comandante della Direzione Marittima di Pescara Pietro Verna, il dottor Marco Lupo, Direttore generale del Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio, il Presidente della Provincia Guerino Testa, il Commissario delegato ex Opcm architetto Adriano Goio e il Prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono”. Nella nota firmata dal Prefetto Gabrielli è stato convocato il vertice ‘a seguito del perdurante stato di emergenza segnalato nell’area del porto di Pescara e al fine di individuare le soluzioni urgenti da adottarsi’.

“La riunione – ha commentato il sindaco Albore Mascia – prenderà inevitabilmente le mosse dall’esito del vertice svoltosi ieri in Prefettura e riaggiornato al prossimo 14 giugno, un incontro nel quale finalmente tutti hanno concordato su una richiesta che porto avanti da sei mesi, ossia la ripetizione delle analisi dei fanghi da dragare perché dall’esito di quelle analisi dipende chiaramente il tipo di trattamento da eseguire sui materiali estratti con il dragaggio, quindi il loro smaltimento e i relativi costi.

L’Arta ha dato tutta la propria disponibilità per la ripetizione di quei sondaggi e delle relative analisi, sospendendo ogni altra attività. I sondaggi, come concordato ieri, verranno effettuati non a pelo d’acqua ma scendendo anche un metro e mezzo e due metri in profondità e sulla base di quei prelievi e batimetrie il Provveditorato redigerà un nuovo progetto di dragaggio indicando esattamente la quantità di sabbia da dragare con l’obiettivo di ripristinare il fondale di almeno 6,50 metri nel molo di levante e 4,50 metri nella canaletta.

E soprattutto quelle analisi ci diranno quanto materiale potrà essere sversato in mare in quanto compatibile, individuando ciò che invece dovrà essere portato nei siti di stoccaggio che andranno individuati anche nella nostra regione. In altre parole si potrà finalmente procedere con un dragaggio chirurgico del nostro porto canale, comprendendo che sui nostri fondali non c’è depositato esclusivamente fango, ma c’è una parte di sabbia, una parte di petile, una parte di limo, dunque non tutto dovrà essere trattato, una considerazione che ci consentirà anche di rivedere i costi di tale operazione.

A fronte di tale disposizione – ha proseguito il sindaco Albore Mascia – lo stesso Provveditore intanto ieri ha annunciato la sospensione dei lavori di dragaggio in corso, ovviamente inutili a fronte del porto chiuso. I nostri sforzi ora saranno concentrati sul nuovo dragaggio che entro un mese e mezzo potrebbe partire, una volta fissate le nuove metodologie ed esperita una nuova gara con procedura d’urgenza, e in tal senso appare oltremodo fondamentale


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