Dragaggio: proseguono i lavori, ma la situazione resta grave

28 Febbraio 2013   13:28  

Quarto giorno di svolgimento delle operazioni di rimozione di detriti all'ingresso del porto di Pescara, come disposto dall'ordinanza di venerdì scorso firmata dal comandante della Capitaneria Luciano Pozzolano.

Tali lavori che, come va ricordato, non rientrano negli accordi stipulati ad inizio anno tra le istituzioni e la SIDRA, società vincitrice della gara d'appalto, prevedono la pulizia dei 25.000 metri cubi depositati sul fondo della darsena, che vengono poi successivamente depositati in un'altra zona del porto.

Per quanto riguarda le operazioni nella zona del canale, quella che interessa più da vicino la Marineria, invece, non vi é ancora alcuna novità. Non é dunque possibile fare alcuna previsione circa il ritorno alla navigabilità  di tale tratto, anche perché i soli lavori nella darsena porteranno via diverso tempo. Di conseguenza, rimane indefinito il futuro dei lavoratori del porto, marittimi e non, che continuano nella loro protesta e  mantengono il presidio simbolico nelle vicinanze dell'imbocco del canale.

A turno, non lasciano mai sguarnita la posizione, come a voler vigilare, a voler ricordare alle istituzioni che non intendono perdere d'occhio la vicenda nemmeno per un attimo, nell'attesa che l'iter burocratico per l'inizio ufficiale del dragaggio si sblocchi, e consenta loro di poter finalmente tornare in mare, e permetta allo stesso tempo alle varie imprese gravitanti intorno al porto (scericatori, gruisti, ecc.) di riprendere le loro attività.

Senza dimenticare che deve ancora essere espresso un giudizio sulla loro richiesta di accedere agli atti dell'accordo siglato dalla SIDRA. Anche perché, a quanto risulta, i lavoratori non hanno ancora visto traccia dei soldi promessi loro dalle istituzioni al fine di ammortizzare la gravità della situazione, che li vede inattivi da ormai quasi nove mesi.

Lorenzo Ciccarelli


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