Dragaggio, sottosegretario Improta: "Partenza il 3 aprile, fanghi in buona parte riutilizzabili"

Agitazione da parte della Marineria

06 Marzo 2013   18:05  

"Le prime operazioni di dragaggio del porto di Pescara inizieranno il 3 aprile.  Quelle riguardanti nello specifico la pulizia dei 200.000 metri cubi dovrebbero cominciare il prossimo 29 marzo".

E' quanto promesso da Guido Improta, sottosegretario uscente alle Infrastrutture ed ai Trasporti, nel corso della riunione svoltasi questo pomeriggio a Pescara, presso la sede della Provincia, alla presenza del Governatore Gianni Chiodi e del prefetto Vicenzo D'Antuono. Intervenute diverse altre autorità politiche, dal presidente della Provincia Guerino Testa al sindaco Luigi Albore Mascia, dall'assessore regionale alla Pesca Mauro Febbo ai consiglieri Lorenzo Sospiri e Carlo Masci, oltre all'ex sindaco Luciano D'Alfonso ed il consigliere Enzo Delvecchio, che hanno inteso manifestare in tal modo la propria solidarietà alla Marineria.

Attimi di agitazione prima dell'inizio della riunione, che secondo programma si sarebbe dovuta svolgere presso gli uffici della Prefettura. Poco prima dell'inizio, i circa 40 marittimi presenti, evidentementi allo stremo della sopportazione dopo quasi nove mesi di attesa senza la possibilità di lavorare,  hanno cominciato ad esprimere il proprio malcontento con insulti all'indirizzo del sottosegretario e del presidente della Regione, accusati di non essersi davvero attivati per la risoluzione della situazione, la successiva minaccia di nuove eclatanti proteste e, prima che i rappresentanti delle istituzioni potessero replicare, l'improvviso abbandono della sala, secondo i marittimi troppo  piccola per ospitare l'incontro, e quindi una mancanza di rispetto nei loro confronti. Secondo alcuni di loro, addirittura, "il continuo rinvio della partenza dei lavori non é altro che il primo passo per avviare al più presto la revisione del piano regolatore portuale".

Dopo alcuni minuti di discussione e mediazione, i lavoratori del porto sono stati convinti a presenziare alla riunione, spostata nella più capiente Sala dei Marmi del Palazzo della Provincia. Prima che Improta e Chiodi facessero il loro ingresso, il rappresentante della Marineria Mimmo Grosso ha richiamato una volta di più i colleghi, invitandoli a "mantenere la calma, per non rovinare quanto di buono costruito fino a questo momento, e continuare a comportarci con educazione e civiltà come sempre fatto sinora".

Una volta ristabilita la calma, la riunione ha finalmente avuto inizio, previa richiesta alla stampa di uscire fuori.

Il sottosegretario uscente ha così potuto esporre in dettaglio ai marittimi le ultime disposizioni in arrivo: "Lo scorso 10 gennaio vi promisi la partenza dei lavori entro cinque giorni. Ciò non é purtroppo ancora avvenuto a causa di lungaggini amministrative. Ora, comunque, abbiamo i dati definitivi raccolti dall'ARTA e dalla SIDRA, secondo le cui analisi il 70% circa dei 200.000 metri cubi che interesseranno i lavori di dragaggio potrà essere riutilizzato per il ripascimento di parte della costa, in modo da abbattere notevolmente i costi previsti all'inizio. Parliamo dunque di circa 120.000 metri cubi di fanghi non inquinati, che dovrebbero essere destinati al ripascimento della costa presso Pescara, Ortona e Martinsicuro, cui dovrebbero spettarne rispettivamente 50.000, 40.000 e 30.000. La decisone ufficiale in merito alla ripartizione verrà presa tra il 18 ed il 25 marzo nella Conferenza dei Servizi, successiva alla validazione delle analisi, e d il trattamento avrà inizio il 29 marzo. Il restante 30% dei fanghi tossici sarà trattato con la tecnica del soil washing dopo 45 giorni dall'inizio dei lavori, a partire dal 27 aprile: metà di tale materiale sarà destinata alla vasca di colmata, l'altra sarà portata in una discarica ancora da stabilire per lo smaltimento. Per quel che riguarda la tempistica dei lavori, verrà certamente rispettata la previsione iniziale di 85 giorni a partire dalla consegna".

Per il resto, nessuna particolare novità, ma la speranza é che la Marineria veda finalmente rispettate le previsioni e riprendere a lavorare. Altrimenti i lavoratori proseguiranno nella loro legittima protesta, che sta assumendo toni sempre più accesi.

Lorenzo Ciccarelli


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